Sanguigno, gioviale, guascone, Paul Bocuse è passato alla storia non meno per l’irresistibile sense of humour che per la cucina. Eccolo alle prese con una bottiglia di Coca Cola che serve a 2 grandissimi viticoltori della Borgogna.
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Sanguigno, gioviale, guascone, Paul Bocuse è passato alla storia non meno per l’irresistibile sense of humour che per la cucina. “Ho i miei due diplomi: acqua calda, acqua fredda… e ho fatto science-pots”, diceva. Oppure: “Si fa quel che si pneu”, alludendo a Michelin. Per finire con un fulminante “À l’eau”, mentre la Saona esondava.![](/upload/multimedia/1-80120-paul-bocuse-936a-rs-c24f15b3c99194d10183ff4b68dafdf6.jpg)
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Ecco per esempio una foto che ritrae il grande chef mentre fra le vigne disseta due vignaioli amici: si tratta di Antonin Coquard, del domaine acquistato da Bocuse nel 1977, e Georges Duboeuf, ambasciatore del Beaujolais. Il quale riconosceva al maestro un palato straordinario: “Quando degusta un vino, esprime un punto di vista diretto e tranchant. È buono o non è buono, punto”. Ma attenzione, non si trattava né di pinot noir né di gamay: piuttosto di Coca-cola. Pubblicata sull’account instagram paulbocuse_officiel, la foto ha infiammato i social.
Fonte: foodandsense