Dal fine dining sopra i 2000 metri all’insegna giapponese dove la brigata è composta da sole donne: ecco i 10 locali gourmet più interessanti del 2023 secondo Forbes.
La classifica
Siete curiosi di sapere quali sono i ristoranti più spettacolari del mondo? Tre esperti di Forbes-Kristian Brask Thomsen, Marco Invernizzi e Aiste Miseviciute- hanno girato in lungo e in largo stilando una classifica dei 10 locali, a loro detta, di maggior interesse per il 2023. Si inizia con AlpiNN a Marebbe, su una delle vette più elevate delle Dolomiti. La cucina, elegante e montana, si ispira ai saldi principi dello chef stellato Norbert Niedelkofler.“Gli ospiti possono gustare il menu ispirato alla montagna, rigorosamente stagionale ed ecologico per la scelta di ingredienti locali. Tutto in uno spazio unico, che sembra un salotto ad alta quota e offre una vista mozzafiato a 270 gradi sulle valli e sulle montagne innevate circostanti. I commensali sentono, respirano, assaporano e infine si perdono in questo ambiente naturale unico nel ristorante più sofisticato d’Europa”, racconta Invernizzi. Alla montagna segue un luogo decisamente più mediterraneo, l’Andalusia che ospita il Baga nella cittadina di Jaèn.
7 coperti e una stella per lo chef Pedro Sánchez. “La sua cucina è tecnicamente perfetta, confortante e deliziosa”, dice Miseviciute, “ma allo stesso tempo osa e spinge i confini della creatività. Chi penserebbe di servire carne invecchiata per 180 giorni con salsa alla vaniglia o nido d’ape con pralinato di aglio arrosto? Grazie al tocco di Pedro, tutte queste combinazioni funzionano perfettamente.” Poi Haoma a Bangkok, un ristorante indiano moderno fresco di Stella Michelin in cui lo chef coltiva anche l’orto.
“Haoma offre un'esperienza culinaria diversa, molto originale e divertente", afferma Brask Thomsen. "Inoltre, rientra fra i ristoranti più sostenibili al mondo." Anche l'Inghilterra guadagna un posto in classifica con Ikoyi, che a cinque anni dall’apertura ha conquistato la prima e poi la seconda stella con una cucina improntata sulle materie prime britanniche, condite da una generosa quantità di aromi dell’Africa occidentale. “Uno degli chef europei più visionari della sua generazione, Jeremy Chan, ha fondato Ikoyi con il suo amico Iré Hassan-Odukale nel 2017, ispirandosi alla cucina nigeriana, qualcosa di inaudito all’epoca.”
Esattamente a metà della lista, il Jean Georges a Philadelphia, che con una vista scenografica su una cascata propone piatti con influenza francesi.“Uno dei ristoranti più spettacolari degli Stati Uniti”, secondo Invernizzi. “Mentre si gode un tramonto mozzafiato, i commensali sperimentano i sapori globali radicati nella tecnica francese che hanno reso i ristoranti di Jean-Georges così amati in tutto il mondo.”
La carrellata prosegue con Lafleur a Francoforte, che serve due menu, uno con pietanze animali e l’altro, la punta di diamante, totalmente veg. “Tra grattacieli e finanza trovi Lafleur, un due stelle Michelin situato in un gigantesco giardino di palme”, dice Brask Thomsen. È qui che Andreas Krolik dà vita a un'alta cucina vegana dal 2014, “molto prima che diventasse una tendenza di questi tempi. E lo fa con un'intensità, una profondità e una complessità che ci fanno dimenticare di mangiare carne o pesce.”
Settimo ristorante in classifica il francese tristellato Villa Madie, che chef Dimitri Droisneau dirige insieme alla moglie Marielle. Un locale vista mare sul porto di Cassis. “Il loro amore si riflette nella loro cucina”, dice Miseviciute “che è piena di luce, colori e sapori magistralmente equilibrati. Senza dubbio una delle migliori scoperte di quest’anno”.
Al Melisse, sotto il sole californiano di Santa Monica, lo chef Ian Scaramuzza coccola un totale di 14 ospiti con menu degustazione creativi per i suoi 5 tavoli. “Una sala da pranzo dietro le quinte” afferma Brask Thomsen.
Sempre in lista, il Silver Lake Farm, ristorante immerso nella natura della Georgia con una vista spettacolare sulle montagne. È un agriturismo isolato che sorge a Kakheki, nella famosa regione vinicola americana, e si mangia in una suggestiva veranda nella natura. “Questa proprietà incontaminata può essere descritta come una villa estiva ultra affascinante”, racconta Thomsen.
Si termina con un salto in Giappone, precisamente a Tokyo, dove il ristorante Tsurutokame, con una brigata composta da sole donne, si occupa dei 14 ospiti con stupende pietanze stagionali nipponiche.