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Chi è Piero Ditrizio il pasticcere che ha conquistato Cagliari in soli 5 mesi di apertura e durante la pandemia

di:
Alessandra Meldolesi
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ditrizio pasticceria cagliari

La pasticceria che mancava a Cagliari: la storia e le paste di Piero Ditrizio che hanno conquistato il capoluogo nonostante la pandemia da covid.

La Storia

Mancava, a Cagliari, una pasticceria come questa: la poltroncina trapuntata su cui accomodarsi per affondare il cucchiaino nella namelaka definitiva, a pochi passi dal centro di una città ormai gourmet, senza complessi di inferiorità. Deve averlo pensato Piero Ditrizio, pasticciere tanto giovane quanto esperto, quando l’amore l’ha portato sull’isola che c’è, nonostante le mille difficoltà. Era questa la piazza giusta per aprire finalmente la sua bottega con Valentina Fais, sorella dello chef Pierluigi, che oggi gestisce la zona vendita.


Gli anni sono appena 32, eppure Ditrizio di strada ne ha percorsa, a cominciare dalla pasticceria del padre a Barletta, tipica bottega di paese dove fin da piccolo ha dato una mano, soprattutto in estate. “Ma inizialmente non volevo fare un lavoro così gravoso. Poi, quando mi sono risolto, ho pensato che per provarci dovevo andare lontano”. La prima esperienza è in una bottega di Pescara, seguita dal passaggio alla Boscolo Étoile Academy in stage. “Tutti mi parlavano della scuola francese e ho voluto conoscerla di persona: sono partito per Lione e mi sono fermato da Sève per 6 mesi; al mio rientro sono tornato all’Étoile in veste di responsabile di pasticceria e docente, nei corsi per principianti e di perfezionamento, incaricato dell’organizzazione, degli ordini, della burocrazia”.


“Ma avevo ancora fame di imparare. Così sono partito per Londra e ho approfondito la pasticceria da ristorante presso l’Hibiscus di Claude Bosi, due stelle Michelin, in veste di pastry chef. E ancora Singapore, in un Four Seasons con ristorante italiano e brigata di 16 persone”. C’è posto per un ritorno di fiamma al Campus Étoile di Tuscania, con tanto di start-up della pasticceria della scuola nel centro di Roma, prima di quel traghetto di sola andata per Cagliari.



È il maggio 2019 e un anno dopo, covid permettendo, si alza la serranda in una parallela di via Roma, a pochi metri dal lungomare del porto, dove già aveva sede un bar. Oggi è un salottino elegante, con il laboratorio a vista aperto dalle 7 alle 20 (escluso il lunedì, giornata di riposo) sui gesti di 4 pasticcieri.





In città si trova facilmente un’ottima pasticceria classica sarda, prevalentemente secca, dalla pizzetta al cannoncino. Io volevo fare qualcosa di diverso, proporre una pasticceria nazionale e internazionale, compresi i classici delle altre regioni: il pasticciotto leccese, il cannolo e la cassatina siciliani, il maritozzo romano, la pastiera napoletana e il babà. Inizierò a sfornare anche qualcosa di sardo nel periodo natalizio, ma sempre in modo da marcare una diversità. Tanti ingredienti però sono locali, come il miele, la frutta e le uova. Mentre il burro è francese, come la vaniglia, la pasta di pistacchio siciliana e quella di nocciole di Giffoni”.


Si comincia all’alba con le prime brioche, in modo da servire a partire dalle 7 fino a 350 pezzi da colazione, tra cui risalta la veneziana a lievito naturale. Poi ci sono una ventina di tipologie di pasticceria mignon e 15 tipi di monoporzione a rotazione, 5 torte di stagione e altrettante da credenza, come caprese e crostate.


A Natale arriverà anche il panettone a lievito madre, classico con i canditi da arance di Milis fatti in casa o ai 3 cioccolati. Ma la zona è fitta di uffici e qui ci si può anche fermare per uno spuntino in pausa pranzo, scegliendo fra un’arancina al casizolu, una piadina o una focaccia pugliese.


E il locale è in fieri: nell’angolo che oggi custodisce le confetture, le spalmabili e la biscotteria della casa, presto arriveranno le specialità di cioccolateria, dalle tavolette alle praline. Il gelato no, perché merita un posto a parte.



E in futuro potrebbe esserci posto anche per i dessert al piatto, magari accompagnati da un calice di vino. Quella da Bosi è stata una delle esperienze più belle che ho fatto, al momento ho scelto la vetrina, ma non si sa mai”.

 

Foto di Natalia Ghiani

Indirizzo

Pasticceria Ditrizio

Via Francesco Crispi, 21, 09124 Cagliari CA

Tel. +39 070 649 7742

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