È una storia incredibile, quella di Mory Fofana, trentaseienne che ha tentato sette volte di arrivare in Spagna dall’Africa, sfiorando la morte, ed è poi stato assunto in un ristorante stellato. Ma nei suoi sogni c’è la toque dello chef.
La storia
Gli stranieri? Si dice facciano i lavori che nessuno vuole più. E di fatto anche la ristorazione, abbandonata dagli autoctoni, è probabilmente destinata ad assorbire una quota crescente di stranieri. Possono essere storie entusiasmanti di riscatto come quella del trentaseienne Mory Fofana, cittadino della Guinea laureato in sociologia e arrivato in Spagna su una zattera. Oggi lavora all’AlmaMater di Murcia con Juan Guillamon e sogna di diventare uno chef.“Ho lasciato il mio paese perché sono musulmano e mio padre si opponeva al matrimonio con una donna cristiana”, ricorda. Ma era contrario anche il suocero, ufficiale della polizia di Nzérékoré, che rappresentava un pericolo per la sua incolumità. Dopo una gravidanza e un aborto, è finita che lei ha sposato un altro e lui ha fatto le valigie. È sorto così il desiderio di espatriare, cui è seguito il primo contatto con i trafficanti. Mory è dapprima volato in Marocco, dove un amico gli aveva promesso di metterlo in contatto con le persone giuste. Imbarcarsi a Tangeri su una zattera di plastica con altre undici persone gli è costato 1500 euro. “Non c’era motore ed eravamo in quattro a remare, mentre altri due buttavano fuori a secchiate l’acqua che entrava. Abbiamo raggiunto in questo modo acque internazionali, ma faceva brutto tempo e la zattera si è rotta. Quindi hanno chiamato la polizia marittima marocchina e ci hanno riportato a Tangeri. Ho pensato che sarei morto”.
È stato solo il primo di sette tentativi. “Avevo pagato 1500 euro, ero rimasto senza soldi e non avevo niente in Marocco”, si giustifica Mory. Sono falliti per l’intercettazione da parte delle autorità marocchine o per via di furibonde mareggiate, mettendo a repentaglio fino a 64 persone ammassate su imbarcazioni di fortuna. Al quinto tentativo la richiesta era di altri 800 euro, cosicché Mory ha cercato impiego caricando materiali edilizi sui camion a Rabat. Fino alla settima traversata, finalmente riuscita nonostante fosse finita la benzina, grazie al soccorso di un peschereccio, da cui è partita la chiamata per un’ong.
Era il 10 ottobre 2018 e anziché essere rimandato indietro, Mory è salito un po’ per caso su un autobus per Murcia, dove ha imparato lo spagnolo e frequentato un corso di cucina alla Caritas. “Mi hanno insegnato a pelare patate, carote e cipolle, a tagliare pesce e carne, a fare un brodo”, ricorda. Mansioni in cui si è distinto, al punto da essere reclutato per l’evento Region de Murcia Gastronomica 2019 in appoggio a Juan Guillamon e poi chiamato da questi nel suo ristorante AlmaMater. Chance offerta più che volentieri, da parte di uno chef partito anch’egli lavapiatti.
Ed è così che a festeggiare la stella Michelin nel 2022 c’era anche Mory, promosso ad aiutante di cucina oltre le mansioni di pulizia. “AlmaMater è una famiglia e una scuola di vita spagnola per me”, dice entusiasta. “Voglio imparare meglio il castigliano per continuare a formarmi con un corso di cucina internazionale e poi diventare uno chef”.
Fonte: El Español
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Foto di copertina: @Vincente Vincens- AGM