Dopo Ittoryu GOZU, anche la tristellata chef Dominique Crenn decide di garantire la massima sicurezza del suo ristorante a San Francisco grazie ai raggi UV.
La Notizia
E dopo Ittoryu GOZU, a San Francisco, l’utilizzo dei raggi UV per sanificare i ristoranti ed eliminare o comunque abbassare al minimo il contagio da Covid-19 sembra diffondersi sempre di più. Ad adottare questo metodo negli ultimi giorni, infatti, è stata anche la blasonata chef Dominique Crenn. Chef Crenn ha riaperto il suo ristorante, tre stelle michelin Atelier Crenn a San Francisco, e ha deciso di installare un nuovo sistema di disinfezione UV-C di grado ospedaliero."Ho avuto un cancro nel 2018 e nel 2019, quindi sono interessata a garantire il massimo livello di igiene nel mio locale e così mi sono interessata all’UV-C. Ho parlato molto con il mio medico e un amico del mio socio in affari mi ha proposto questa tecnologia. Ho parlato con lui e ho detto, oh mio Dio, questo è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per continuare a lavorare in sicurezza", ha dichiarato la chef a SFGate.
Ovviamente oltre all’UV-C all’Atelier Crenn vengono adottate anche tutte le altre misure di sicurezza come: controlli della temperatura del cliente, tavoli distanziati, disinfettante per le mani, mascherine e questionari sanitari. Chef Crenn utilizzerà il nuovo dispositivo, noto come Arc, la notte per disinfettare la sala da pranzo dopo il servizio. Questa nuova tecnologia è fornita dalla società di biosicurezza R-Zero di San Francisco. Il dispositivo portatile è alto sei piedi e permette di disinfettare il 99,99% dei patogeni di superficie e presenti nell'aria in una stanza di 1.000 piedi quadrati, in soli 7 minuti. Nonostante questa tecnologia sembri effettivamente efficace, secondo la FDA, sono attualmente disponibili dati limitati sulla lunghezza d'onda, la dose e la durata della radiazione UV-C necessaria per inattivare il virus SARS-CoV-2. Questo macchinario costa tra 60.000 $ e 125.000 $, ma può essere preso in affitto dalle aziende a soli 17$ giornalieri. "Per me è importante utilizzare una tecnologia che molti ristoranti possono permettersi e che non sia, invece, solo un’esclusiva per chi può spendere migliaia di dollari", afferma chef Crenn. "L'industria deve trovare nuovi modi per reinventarsi e adattarsi a questo momento così critico, incluso il problema della sanificazione sicura. Come proprietaria di un ristorante, è mio dovere assicurarmi di offrire al mio personale e ai miei clienti un ambiente sicuro”.