Qualche giorno fa a Lione è nata una stella: la venticinquenne Naïs Pirollet ha conquistato il quinto posto e un premio speciale. “Nessuna tristezza, è una vittoria essere arrivati a questo punto. Spero passi il messaggio che osando si vince comunque”.
La notizia
Vince bene chi vince ultimo: sono tanti, nella storia di qualsiasi disciplina, gli sconfitti con onore che hanno superato nel tempo i loro effimeri trionfatori. Potrebbe essere il caso di Naïs Pirollet, venticinquenne lionese che ha vestito i colori della Francia all’ultimo Bocuse d’Or. Certo l’obiettivo era tenere a casa l’ambita statuetta, già conquistata un anno fa dal suo mentore Davy Tissot, attuale presidente di giuria. Ma le prove della ragazza, al tempo stesso l’unica donna e il concorrente più giovane della competizione, hanno un sapore piacevolmente agrodolce.Chi ben comincia, si sa, è a metà dell’opera, senza parafrasi di sorta. E le cose non potevano andare meglio alla prima prova: la realizzazione del menu “Feed the kids” a base di zucca, dall’antipasto al dessert. Ogni candidato disponeva di cinque ore e mezzo per toccare cuore e gola dei bambini, senza risultare infantile. Nelle parole di Dominique Crenn, presidentessa d’onore, si trattava di “lavorare l’emozione”: “Voglio piatti che mi trasportino nell’universo dei candidati. Se mi toccano, hanno già vinto”.
Naïs ci è riuscita con il leccalecca di zucca croccante e mela acidula, l’uovo bazzotto con vellutata di zucca e la trottola di meringa alla mousse sempre di zucca, conquistando agevolmente il primo posto e il premio per il migliore menu per bambini. “Nel piatto si va di sorpresa in sorpresa”, ha commentato una giurata. “C’è dell’azzardo e io amo chi rischia”.
Poi la competizione si è fatta ancora più dura. Pare che Regis Marcon, altro membro della giuria, degustando il secondo piatto di Naïs, la crema di capesante con zucca cremosa e cavoli, che seguiva la coda di rospo con farcia di terra, abbia esclamato: “È meraviglioso, un gioiello”. E ancora: “Si capisce subito che a cucinare è stata una donna, tanta è la delicatezza. È incredibile”.
È finita con un quinto posto nella classifica generale, dietro i soliti scandinavi: sul podio Danimarca, poi Norvegia e a sorpresa Ungheria. “In questo menu per bambini c’erano tanto lavoro, dubbi, incomprensioni. Sono contenta di sapere che ci abbiamo dato dentro e che abbiamo mirato dove si doveva. Nessuna tristezza, è una vittoria essere arrivati a questo punto”, ha commentato Naïs. “La mia partecipazione ha avuto un impatto sui giovani. Spero passi il messaggio che bisogna osare e che osando si avanza comunque”.
Fonte: 20minutes.fr
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Foto di copertina: @Tribune De Lyon- YouTube