La sistematizzazione del sapere culinario, dopo i mattoni di What is Coolking e The Origins of Cooking. Ferran Adrià torna con una nuova opera, Unelaborated Products, dedicata agli ingredienti naturali che sono fondamento di qualsiasi edificio commestibile.
La Notizia
Sono stati quattordici mesi perduti, ma non per tutti. C’è chi si è dedicato alla ristrutturazione del proprio ristorante, chi ha accelerato cambiamenti incipienti, chi ha partorito nuovi format o approfondito tecniche slow.Poi c’è lui, Ferran Adrià, che è avanzato consistentemente su quello che era già il suo cammino post elBulli: la sistematizzazione del sapere culinario, dopo i mattoni di What is Coolking e The Origins of Cooking. Il risultato è una nuova opera, Unelaborated Products, dedicata agli ingredienti naturali che sono fondamento di qualsiasi edificio commestibile.
Dopo aver indagato la cucina come ganglio che connette l’uomo all’ambiente e quale fattore determinante nell’evoluzione della specie umana, a livello tanto biologico che sociale, è il momento di fissare qualche paletto ulteriore. Lo strumento è ancora una volta il metodo sapiens, il luogo elBulliFoundation, con i suoi esperti multidisciplinari, impegnati a rispondere a quesiti ineludibili. Per esempio quale sia la differenza fra un’erba e una pianta, o fra un cereale e un seme, ammesso che esista, cosa sia un prodotto fresco e cosa uno crudo. Svolgimento logico, da parte di chi più di ogni altro ha promosso sul campo un approccio scientifico alla cucina e ha sentito infine l’esigenza di farne il proprio ubi consistam.
Il libro può essere già preordinato da Phaidon a 125 euro e verrà spedito a partire dal 9 settembre. Sono 520 pagine, nelle parole dell’editore “un tuffo profondo nei prodotti culinari non elaborati e non cucinati, che indaga il motivo per cui identificare, classificare e categorizzare possa essere utile in modo semplice e pratico… Una referenza di valore che ridefinisce il modo in cui consideriamo e come prepariamo ciò che mangiamo”.
Fonte: finedininglovers.com