Slancio di solidarietà per Jeff Bezos: il magnate di Amazon dona allo chef fondatore del World Central Kitchen José Andrés 100 milioni di dollari per supportare la sua lotta contro la fame nel mondo.
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Jeff Bezos vola nello spazio, ma non dimentica la Terra! Qualche giorno fa, proprio durante una conferenza stampa sulle sorti del nostro pianeta, ha annunciato di voler donare una consistente somma in denaro a uno dei due vincitori del Premio Courage and Civility: lo chef José Andrés, fondatore di World Central Kitchen.La fondazione di chef Andrés riceverà 100 milioni di dollari per portare avanti il suo progetto. “Abbiamo bisogno di persone che uniscono e non di diffamatori, di persone che discutono e agiscono in maniera determinata per ciò in cui credono veramente, ma sempre con civiltà e mai attraverso attacchi ad hominem. Purtroppo, viviamo in un mondo in cui spesso non è così”, ha dichiarato Bezos al momento dell'assegnazione del premio.
World Central Kitchen è stata fondata nel 2010 con lo scopo di sfamare le popolazioni colpite da disastri naturali o da altre tragedie su larga scala, come l'esplosione mortale che ha scosso Beirut la scorsa estate o il crollo del condominio che si è verificato un mese fa a Surfside, in Florida.
Nei primi giorni della pandemia, World Central Kitchen si è persino prodigata per nutrire i passeggeri e i membri dell'equipaggio che sono rimasti in quarantena a bordo della nave da crociera Diamond Princess per più di due settimane.
"World Central Kitchen è nata dalla semplice idea che il cibo ha il potere di creare un mondo migliore. Un piatto di cibo è un piatto di speranza, è il modo più veloce per ricostruire la vita e le comunità. Questo premio in sé non può nutrire il mondo da solo, ma è l'inizio di un nuovo capitolo per noi. Ci permetterà di pensare oltre il prossimo uragano, potremo pensare alle sfide più grandi che dobbiamo affrontare.
Popoli del mondo: ora è il momento di pensare davvero in grande. Vorrei raddoppiare gli aiuti alimentari in tutto il pianeta e aiutare tre miliardi di persone a passare con successo dai "fornelli sporchi" a quelli puliti. Saremo lì con i nostri stivali a terra quando un altro disastro ci colpirà, ma punteremo anche alle stelle, combattendo la fame e le cause della fame".
"Che tu sia a terra o in cima al mondo, siamo un popolo, un pianeta e dobbiamo condividere il nostro pane quotidiano. Dico sempre che dal futuro mi aspetto tavoli più lunghi, non muri più alti. E allora, diamo da mangiare al mondo!", ha dichiarato José Andrés al momento di ricevere il premio.
Foto di copertina: Crediti Joe Raedle
Fonte: foodandwine.com