Che nello studio ovale ci fosse Clinton, Bush o Trump, la toque non se l’è mai scalzata. La storia di Cristeta Comerford, “chef dei presidenti” alla Casa Bianca.
La Notizia
La politica, come è noto, si fa anche a tavola. Massimo Montanari ha dedicato un libro all’argomento, Cucina Politica. Racconta come da sempre ciò che finisce in bocca ai potenti sia oggetto di curiosità e anche di propaganda, cominciando dall’avversione di Carlo Magno per l’ingordigia. Non stupisce, quindi, che qualcuno sia andato a scoprire chi sfama l’uomo più potente del mondo, ovvero il presidente degli Stati Uniti.È una donna, ha 58 anni e porta il nome di Cristeta Comerford, da 26 anni alla Casa Bianca, prima come sous-chef, poi negli ultimi 16 al comando.
Che nello studio ovale ci fossero Clinton, Bush o Obama, Trump oppure Biden, la toque non se l’è mai scalzata. Con i suoi 8 aiutanti, c’è lei dietro ogni vassoio, che si tratti di uno spuntino romantico o di un banchetto per centinaia di invitati.
“Prendiamo in considerazione la sicurezza alimentare, le allergie e le specificità connesse alla religione di ciascuno”, ha dichiarato a Madame Figaro. “Assicuriamo di preparare pasti sani. Abbiamo imparato a cucinare ogni cosa con prudenza”. L’essenziale è che i piatti tornino vuoti in cucina: allora il gradimento è acclarato, perché ciò che conta è soddisfare i desideri di tutti i convitati.
Nel paese del melting pot, Cristeta non è certo una WASP. Nata e cresciuta a Manila, ha iniziato a cucinare con la madre Erlinda Gomez, mentre il papà dirigeva una scuola pubblica. Ed è proprio lei la sua maestra e il suo modello, per la passione riversata sui fornelli.
Dopo il diploma scientifico e diversi anni di studio in tecnologie alimentari, eccola cercare fortuna su un aereo per gli Stati Uniti, in un paio di alberghi e poi di ristoranti a Washington. Fino alla chiamata alla Casa Bianca, dove era stata selezionata per preparare un banchetto in onore del primo ministro indiano, ma poi si è fermata. È così entrata nell’esclusivo Club des Chefs des Chefs, che riunisce i cuochi dei potenti del mondo.
American dream coi fiocchi, visto che mai prima la cucina di Pennsylvania Avenue era stata affidata a una donna o a un’asiatica. Eppure, Laura Bush non ha gradito meno di Michelle Obama, conquistata da una cucina sana e stagionale, che celebra i prodotti americani.
“Ciò che conta per me, è rappresentare l’America e quello che offre in termini di prodotti di stagione, dai formaggi della California alle specialità del Maine, passando per i frutti di mare di Boston”. Senza dimenticare le origini, però: nel 2018 a celebrarle è uscito un suo libro, intitolato New Filipino Kitchen: Stories and Recipes from around the globe.
Fonte: Madame Le Figaro
Foto di Copertina: Crediti AP- Evan Vucci