È stato dal basso, che Niall Keating si è reso conto di quanto gli piacesse la ristorazione. Oggi ha due stelle al Whatley Manor Hotel e guida Lunar, il suo primo fine dining a Barlaston. Gli esordi come lavapiatti sono lontani, ma il giovane chef trentenne non dimentica da dove è venuto.
La notizia
Incredibile, ma vero: un ragazzo che ha iniziato come lavapiatti in un pub di Staffordshire è il più giovane chef britannico ad aver conseguito le due stelle. Si tratta di Niall Keating, oggi trentenne, che a 14 anni già aveva per le mani le pentole del Fitzherbert Arms, a Swynnerton, ma appena diciassettenne ne dirigeva la cucina. Quando si dice “bruciare le tappe”.È stato così, dal basso, che Niall si è reso conto di quanto gli piacesse la ristorazione. Per sfondare, tuttavia, il padre gli ripeteva che doveva lavorare in un ristorante Michelin. Ed eccolo a vent’anni sous-chef dello stellato Bath Priory Hotel, dove era entrato come chef per le colazioni; poi in brigata nel due stelle di Sat Bains, che gli apre letteralmente gli occhi. A lui però non basta e prepara le valigie: si ferma per due anni in un tre stelle di San Francisco, da cui parte solo per problemi di visto; poi atterra in Danimarca, dove diventa chef.
Oggi Niall ha due stelle tutte sue al Whatley Manor Hotel, nel Wiltshire, dove officia da cinque anni, e ha aperto Lunar, il suo fine dining a Barlaston, vicino alla casa dei genitori. “Questo ristorante d’albergo in una villa di campagna piace per l’atmosfera serena e intima, ma anche per il quadro dai toni neutri che non distrae da quanto presentato in tavola”, ha sentenziato la rossa a proposito di The Dining Room. “La cucina moderna è realizzata con misurata creatività e l’appagante menu fisso dalle molte portate presenta incursioni nella tradizione asiatica. Per cominciare sarete invitati in cucina per un aperitivo”.
Il merito va anche ai valori che sorreggono il piatto. “La nostra cucina è concepita per essere più efficiente possibile, abbiamo quattro alveari e il nostro orto”, illustra Niall. “Ci riforniamo da produttori locali attenti alla sostenibilità, con i quali abbiamo negoziato la riduzione del packaging. Il nostro scarto è convertito in metano”. Uno scenario bucolico, ben diverso da quel vecchio pub di periferia.
“Quando ho iniziato a lavorare da Fitzherbert Arms, era il ritrovo dei miei e io andavo a giocare a biliardo mentre papà si faceva un paio di pinte”, racconta. “È arrivato il momento in cui ho avuto bisogno di un lavoro part-time e hanno detto che potevo dare una mano come lavapiatti o per scaldare le verdure. È finita che mi sono innamorato delle atmosfere di cucina e ho sviluppato il desiderio di farne parte. Non ho mai ambito a un lavoro d’ufficio, piuttosto ho iniziato a fare lo chef e sono diventato parte della cucina”. Fino a mandarla avanti autonomamente quando era ancora minorenne, anche se ascoltando Niall sembra che sia tutto normale.
Niall quindi è un autodidatta, privo di qualsiasi qualifica o diploma. È stato il desiderio di migliorarsi a spingerlo al fine-dining, con la complicità del padre. “Il resto è storia”, chiosa dopo il trionfo, che non è solo di critica, ma anche popolare. Nel frattempo infatti è diventato un personaggio televisivo, vincendo un noto cooking show, il Great British Menu, nel 2020.
Fonte: stokesentinel.co.uk
Foto: Crediti The Dining Room at Whatley Manor Hotel