Squadra che vince non si cambia: il Central di Pia León e Virgilio Martinez è stato appena nominato miglior ristorante degli ultimi 10 anni in America Latina. L’emozione della coppia di chef peruviani.
La notizia
Virginio Martinez e Pia León in cima alle Ande: lo hanno decretato i 50 Best, assegnando al Central di Lima il premio quale miglior ristorante continentale per gli anni 2013-2021. Per la coppia non è l’unica soddisfazione, visto che è al tempo stesso il quarto ristorante per l’anno in corso, mentre Pia ha riportato il riconoscimento quale donna chef dell’anno. Passato, presente e probabile futuro di una ristorazione che galoppa.In pratica il Central è risultato primo in una lista retrospettiva una tantum, che ha considerato i voti ricevuti dal 2013, quando i 50 Best hanno iniziato a valutare il continente, fino a oggi. Il ranking dei 100 locali è stato rivelato il 22 novembre durante una serie di eventi, che si sono svolti contemporaneamente in diverse città latinoamericane, in forma fisica e non virtuale. Al secondo posto si è classificato un altro ristorante di Lima, Maido, al terzo il brasiliano Dom, al quinto il messicano Pujol, al sesto il cileno Boragò, a dimostrazione del fatto che il fenomeno non conosce confini.
“È qualcosa che non avremmo mai immaginato”, ha commentato la giovane cuoca. “Abbiamo iniziato come un piccolo locale che cercava di far contenti gli avventori, ma col passare degli anni abbiamo tirato fuori sempre più novità e siamo cresciuti”. Inizialmente ispirati dall’esempio di Gaston Acurio, grande promotore della gastronomia peruviana nel mondo, i due pian piano hanno sviluppato un approccio originale, scavando nei giacimenti della biodiversità e innovando senza posa grazie alla ricerca instancabile. Gli è valso per tre volte il primo posto ai 50 Best Latin America.
Dismessi i muri modesti occupati nel 2008, oggi il Central è ospitato in un vasto complesso a Barranco, comprensivo del ristorante di Pia Kjolle, del cocktail bar Mayo e del quartier generale di Mater Iniciativa, progetto di ricerca che alimenta lo sviluppo del menu. Senza dimenticare Mil, ristorante e centro di ricerca ubicato a Cusco, nella Valle Sacra degli Incas, da dove arrivano sempre nuovi stimoli creativi. L’approccio è infatti multidisciplinare: sul piatto si intrecciano scienza e storia, cucina e antropologia, con attenzione sempre vigile per il valore della biodiversità.
“L’innovazione è la chiave di tutto. Non solo in cucina, ma nelle Ande e nell’Amazzonia. Deve arrivare da una profonda comprensione, allora è possibile fare qualcosa di stupefacente. Cerchiamo di creare un posto felice dove lavorare, cosicché le persone possano essere creative”, spiega Virgilio. “La vera sfida è riunire saperi diversi. A volte dobbiamo smettere di pensare come cuochi e farlo come storici, scienziati o contadini. Consideriamo il cibo alla stregua di una medicina ed è qualcosa di difficile da capire per un cuoco. Ma se la gastronomia peruviana vale, è perché è autentica e la natura vi gioca un ruolo chiave. La nostra gastronomia sta progredendo e noi siamo contenti di portare un contributo insieme a tutti i nostri collaboratori”.
Fonte: theworldsfiftybest.com
Foto di copertina: Crediti César Campos