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Come una coppia di cuochi ha trasformato una lavanderia in un laboratorio gastronomico: la storia di Fulgurances Laundromat

di:
Elisa Erriu
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Copertina Laundromat

Dopo aver gestito alcuni ristoranti in cui gli chef si alternavano secondo un programma a turni, una coppia francese decide di ripetere l’esperienza negli Stati Uniti, precisamente a Brooklyn. Il suo primo locale americano basato su questa particolare idea è una vecchia lavanderia.

La notizia

Non bisogna giudicare un libro dalla copertina, si sa, ed è così anche per quanto riguarda i locali: fuori c’è scritto “lavanderia”, ma dentro il Fulgurances Laundromat a Brooklyn si trova un vero e proprio ristorante francese. E non basta il nome fuori dall’ordinario: a caratterizzare la cucina è un programma “a turni”, dove gli chef non sono mai fissi, si susseguono, o meglio, “girano” proprio come all’interno del cestello per il bucato, secondo un programma che dà la possibilità a giovani talenti di misurarsi all’interno di questo speciale laboratorio gastronomico.


L’idea è nata da una coppia di amici francesi appassionati di gastronomia, che ha deciso di aprire il ristorante come “incubatore culinario”, proprio all’interno di una vecchia lavanderia a gettoni a Brooklyn. Ma perché proprio questa lavanderia? Tutto parte nel 2010 da Hugo Hivernat, ex organizzatore di eventi, e la sua amica Sophie, giornalista, che ai tempi organizzavano serate culinarie a Parigi, intitolate “I secondi sono i primi”, per mettere in risalto i sous-chef di prestigiosi ristoranti. Lo spunto gliel’aveva offerto nient’altro che il Noma, il famoso ristorante di Copenaghen.


Dopo una cinquantina di eventi ben riusciti, i due aprono un primo locale, il Fulgurance l’Adresse, che ha l’obiettivo di promuovere “promettenti professionisti della cucina pronti a perfezionare la loro arte." Volevamo mettere loro a disposizione uno spazio in cui non avessero bisogno di occuparsi dell'organizzazione, della contabilità”, spiega Hivernat. “Abbiamo creato squadre fisse e specifiche, ma dando loro molta libertà, cosicché esprimessero la loro idea di cucina”. La formula conquista i clienti, il Fulgurances si espande e i due aprono un bar, un’enoteca e poi un secondo ristorante a Parigi.



In seguito, si trasferiscono a New York per il desiderio di vivere un’esperienza all’estero e sono proprio i costi degli affitti a spingerli verso la lavanderia a gettoni: “Gli affitti sono molto proibitivi a Manhattan, così abbiamo messo gli occhi su una vecchia lavanderia a gettoni in Franklin Street”, commenta Hivernat “C'erano ancora delle macchine all'interno della lavanderia e non abbiamo neppure potuto cambiare la vetrina, perché si tratta di un edificio storico. Ci sarebbe dovuto costare $ 20.000 soltanto per la facciata, non era proprio il caso e poi il nome si sposa molto bene con il nostro progetto. Insieme al nostro socio Pierre Buffet, abbiamo rilevato il locale. È stata una questione di desiderio personale, più che di strategia”.


Gli chef si alternano nella cucina di Laundromat dai tre ai sei mesi, servendo una trentina di posti. Fino a marzo sarà la ventiseienne chef franco-britannica, Alexia Duchêne, rivelazione del programma Top Chef su M6 nel 2019, a guidare la cucina di questo speciale incubatore.

Fonte: foodandsens.com

Crediti: Fulgurances Laundry

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