Ritorna dopo tre anni di stop il grande evento benefico organizzato a Vico Equense da Gennaro Esposito. Riunirà centinaia di chef, pasticcieri e artigiani provenienti da tutta Italia per le strade del paese, rimescolando impegno e gola, democrazia ed eccellenza. Tema dell’anno, la Rinascita.
L'evento
Il peggio è davvero alle spalle. Possiamo dirlo ora che si torna a festeggiare, si torna a Festa a Vico. L’evento benefico organizzato da Gennaro Esposito era stato sospeso nel 2020, ma ora riparte e con un’edizione speciale: quella del ventennale. Saranno come sempre tre giorni, dall’11 al 13 giugno, durante i quali centinaia di chef e artigiani invaderanno le strade e il lungomare della cittadina campana, non senza il corollario di dibattiti e cene, in modo da rimescolare le carte della gastronomia fra impegno e gola, alto e basso, lussuoso e popolare.Il tema non poteva che essere la Rinascita, intesa anche come ritorno alle origini, alla materia prima e alla centralità della filiera. Domenica sarà subito Repubblica del cibo, con le postazioni in ogni dove dei cuochi e di cinquanta artigiani, che faranno assaggiare i prodotti del territorio. Lunedì, poi, gli incontri fra addetti ai lavori al Cinema Teatro e il brunch in piazzetta; di sera il momento degli chef emergenti al Cammino di Seiano. Martedì, infine, il grande pranzo sull’isola disabitata di Vivara a cura di 8 giovani chef, con degustazione di vini bianchi selezionati da importanti sommelier; la cena di gala presso Pizza a Metro e Dessert Storm, con quaranta pastry chef all’opera presso lo stabilimento Axidie. A chiudere ogni serata un after party, momento di “fusione e confusione” fra le anime in festa.
“Non nascondo che riprendere la Festa in mano è stato pesante, in un momento storico di grandissime difficoltà per tutti”, illustra Esposito. “Sarebbe stato più semplice non farla, ma per me è diventata un dovere morale e sociale, per la parte di beneficenza e per un sentimento di obbligazione rispetto a tutti coloro che negli ultimi anni hanno continuato a telefonarmi per chiedere quando sarebbe ripartita. Alla presentazione presso il Mercato Agroalimentare di Milano ho sentito tanta emozione, ed è stato un evento concepito per andare in una direzione di aggregazione, socializzazione e concretezza. Mentre si dà così tanta importanza al virtuale, ai social, all’Intelligenza Artificiale, ho scelto un contesto super materico, legato al prodotto, a qualcosa che puoi toccare con mano. Ed è stata una cornice meravigliosa, entusiasta di accoglierci. Ripartiamo da quello che ci è mancato di più negli ultimi anni: gli abbracci e le strette di mano. Il fatto di lavorare insieme una volta l’anno genera un grande legame fra noi cuochi e in vent’anni ho visto riappacificazioni, innamoramenti e matrimoni, tante persone che si sono frequentate anche professionalmente.
Massimo Spigaroli ha detto: ‘Quando vengo a Festa a Vico, capisco dove sta andando la nostra ristorazione, perché ciascuno, dai giovani ai maestri, disegna un tassello della nuova cucina italiana, finalmente consacrata’. Come al solito inviteremo diverse onlus a presentare progetti che proveremo a sostenere, chi comprerà un biglietto farà automaticamente una donazione a uno di essi. Fra le novità cui tengo di più ci sarà la conferenza del lunedì, che non sarà qualcosa di ‘normale’, visto che cerchiamo sempre di fare le cose storte, o forse dritte: vorremmo consegnare a chiunque abbia qualcosa da dire mezz’ora nel nuovo teatro di Vico, per ragionare sui temi della ristorazione. Ad esempio, ci saranno Chiara Maci e Carla Icardi sull’evoluzione della comunicazione”.