Cucina italiana all'estero Attualità enogastronomica

I peggiori “crimini” gastronomici degli stranieri contro la cucina italiana: ecco i 20 errori più diffusi all’estero

di:
Elisa Erriu
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Copertina cibi italiani allestero

Un’indagine condotta da YouGov rivela quali sono i peggiori “crimini” perpetrati dai paesi esteri contro i piatti tipici dello Stivale: più di mille italiani intervistati hanno reputato offensive e addirittura ripugnanti alcune pratiche o stravolgimenti delle ricette più tradizionali.

La ricerca

Bandiere, partiti, ideologie, niente mette più d’accordo gli italiani quanto il rispetto nei confronti della cucina nazionale: possiamo litigare da Nord a Sud per i motivi più banali, ma se qualcuno rovina le nostre tradizioni culinarie, specialmente gli stranieri, allora ci uniamo contro “un nemico comune”.


Una recente indagine di YouGov ha dimostrato che ci sono alcune ricette, preparate o meglio, rovinate, dagli abitanti delle altre regioni, che noi reputiamo veri e propri “crimini”. L'indagine, condotta in 17 paesi tra cui l'Italia, ha identificato 19 diversi modi in cui le persone preparano o si approcciano ai piatti iconici della nostra cucina, che noi troviamo sbagliati o irrispettosi. Ecco quali sono i crimini contro la cucina italiana che troviamo più offensivi.


La lista degli orrori gastronomici più diffusi all'estero


Dei 19 diversi "abusi" gastronomici, ai partecipanti è stato chiesto se pensavano che fossero accettabili o inaccettabili. Per gli interrogati di nazionalità italiana, soltanto quattro delle diciannove trasgressioni sono state ritenute “accettabili”. Due tra le trasgressioni “ammesse” interessano la pizza: la pizza consumata a pranzo e la pizza consumata con le posate anziché con le mani, usanze piuttosto spiccate nei paesi stranieri che in fin dei conti è facile poter “tollerare”; un’altra usanza che concediamo agli stranieri è mangiare il ragù alla bolognese con gli spaghetti anziché con le tagliatelle e il famoso piatto meat-ball spaghetti”, ovvero gli spaghetti con le polpette.


Ciò che invece ha iniziato a dividere l’opinione comune degli italiani coinvolti nell’indagine, riguarda quattro usanze sempre inerenti ai primi piatti: usare il risotto come antipasto o contorno, mettere dell'olio nell'acqua in cui si cuoce la pasta, versare la pasta in bianco in un piatto o in una ciotola, aggiungendo in seguito la salsa, e infine spezzare gli spaghetti prima di cuocerli. Questa pratica sembra non essere particolarmente apprezzata anche da parte dei cugini spagnoli e dai messicani.

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Cosa hanno trovato più offensivo i nostri connazionali? Mettere il ketchup sulla pasta. L’89% su un totale di 1030 italiani intervistati l’ha trovato “ripugnante”. Al contrario, in 11 paesi le persone pensavano che non ci fosse nulla di sbagliato in questo, in particolare gli indonesiani e danesi lo hanno trovato accettabile. Mettere la pasta in acqua fredda e poi farla bollire era la seconda pratica più offensiva per gli italiani, mentre (a gran sorpresa per alcuni) l'ananas sulla pizza si è piazzata al terzo posto tra le pratiche più offensive.


Tra le altre varianti ai piatti della tradizione italiana giudicati come “crimini” verso la nostra cucina, menzione di (dis)onore alla pasta lunga tagliata col coltello, la panna usata con la carbonara e infine il formaggio grattugiato sui primi piatti con pasta e frutti di mare.


Fonte: yougov.co.uk / finedininglovers.com

Foto: unsplash

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