I protagonisti dell'enogastronomia Top Chef Chef Guida Michelin

Dall’albergo di famiglia all’alta cucina fino a raggiungere le 3 stelle Michelin: lo chef prodigio Thomas Schanz

di:
Alessandra Meldolesi
|
copertina thomas schanz

Nonostante la pandemia e i venti di guerra, il 2022 è l’anno magico della ristorazione tedesca, con il record delle assegnazioni e un nuovo ingresso nell’olimpo: il ristorante Schanz a Piesport.

La notizia

A che punto è la ristorazione tedesca, all’indomani della presentazione della Guida Michelin 2022? Buono, si direbbe, visto che i ristoranti premiati con stelle singole o plurime salgono a 327 e i tristellati addirittura a 9. L’ultimo arrivato (ma solo in termini di tempo) ha sede a Piesport, bucolico paesino della Renania Palatinato, tagliato a metà dalla Mosella e circondato da vigneti di riesling. Un fortunato chiamato Thomas Schanz che non è nuovo ai podi, visto che era stato già insignito del titolo di Emergente 2016, di un (quasi) rotondo punteggio di 19/20 e del premio al miglior cuoco dell’anno da Gault et Millau nel 2021.


Hotel- Ristorante Schanz



Il suo stile? Scuola francese, già egemone da queste parti, precisione tedesca e prodotti del territorio. Vedi il tappeto di fegato d’oca con condimento di pomodoro al kirsch, la fricassea di astice bretone o la sella di cervo al topinambur. Secondo il giudizio degli ispettori, la cucina del ristorante Schanz è “absolute weltclasse”: “Lo chef patron Thomas Schanz crea piatti, che sono tanto ricchi di finezza quanto generosi nella personalità e nell’espressione”.


Questo il commento di un emozionatissimo Schanz: “È incredibile, devo dire. Ricevere tre stelle è un grande sogno che si realizza e mi motiva in modo straordinario per il futuro. Piesport vale da sempre il viaggio, ora anche per la gastronomia. È qualcosa di enorme”. Appena quarantaduenne, Schanz è nato proprio a Piesport, in una famiglia di vignaioli e albergatori. Tanto che dopo avere studiato per entrare nell’hôtellerie, è stato sul punto di intraprendere il lavoro in vigna.

Crediti Harald Tittel- Dpa




Dopo l’apprendistato per alberghi, ha tuttavia compiuto altre scelte, fino a ricoprire il ruolo di sous-chef per 6 anni presso il tristellato Sonnora di Helmut Thieltges. Finché non ha aperto il ristorante eponimo dieci anni fa, ubicato nell’azienda di famiglia, ottenendo la prima stella immediatamente, nel 2012, e la seconda a stretto giro, nel 2015. Crescita che contribuisce a mettere in evidenza la regione della Renania Palatinato, dove brillano altre due nuove stelle, attribuite allo Schwarzer Hahn di Deidesheim e al Gotthardt’s di Coblenza. Ma a esultare è anche Michelin, che fa notare il record di nuove assegnazioni e il momento magico della ristorazione tedesca, nel bel mezzo di una bufera mondiale.


Foto: Crediti Ristorante Schanz

Fonte: tageskarte.io

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta