“Accogliere i clienti, farli sentire a proprio agio e al centro di una rappresentazione dove tutti i dettagli concorrono a creare una piccola, grande magia, è un’arte. Servire è un’arte” e questo è Riccardo Andreoli.
Riccardo Andreoli, classe 1985, è nato a Verona. Il suo percorso inizia all’istituto alberghiero Angelo Berti e poi all’Associazione Italiana Sommelier a Roma.
Dopodiché, ha lavorato in diverse realtà della sua città come commis de rang e chef di rang, prima di approdare al tristellato “La Pergola” di Heinz Beck, dove rimane per 12 anni formandosi come persona e come professionista.
Riccardo ha anche imparato il mestiere visitando molti ristoranti e studiando le dinamiche delle diverse sale. Al “Paul Bocuse” di Lione, ha potuto vedere il lavoro di monsieur Francois Pipalà: “L’ho visto sporzionare un pollo in vescica, con una eleganza, una maestria, un savoir-faire che non dimenticherò per tutta la vita”.
Nel 2020, spinto dalla fama di Ciccio Sultano e da un amore modicano, arriva a Ragusa per guidare prima la sala de “I Banchi” e ora quella del “Duomo”, diventando Restaurant Manager. Lui considera che l’accoglienza sia fatta di disponibilità e rigore, di sorriso e cortesia. Questa filosofia gli è valsa il premio di Migliore Maître 2022 dai 50 Top Italy.