Sommelier di lunga esperienza, dal 2006 dirige la cantina e la sala vini del tristellato ristorante Da Vittorio. La sua filosofia unisce passione, ritualità e sensibilità verso ogni vino come opera viva.
Originario di Padova, Sartorato ha mosso i primi passi nel mondo della sommellerie nelle zone termali, ma il desiderio di affinare le competenze linguistiche lo ha spinto a inviare decine di candidature in Austria e Tirolo. In particolare, a Vienna ha trascorso tre anni lavorando in un ristorante noto per aver ospitato la più importante cantina di Borgogna in quel Paese..
Successivamente si è trasferito in Francia, dove ha soggiornato altri tre anni presso il rinomato ristorante Georges Blanc, contemporaneamente frequentando i corsi della sommellerie presso l’Université du Vin di Suze‑La‑Rousse.
Il percorso professionale lo ha quindi condotto in Inghilterra, al celebre Waterside Inn di Bray, dove è entrato in contatto con Michel Roux. I suoi anni all’estero, in totale dodici, lo hanno portato a fare ritorno in Italia nel 2006, quando è stato chiamato a diventare Chef Sommelier del tristellato ristorante Da Vittorio, a Brusaporto (BG).
Da allora, Sartorato è una figura chiave nella cantina di Da Vittorio, curando una selezione oggi arrivata a 23.000 bottiglie, comprese rarità come 1500 Borgogna. In precedenza, la cantina ne conteneva solo 8–9 mila Vendemmie. Insieme alla famiglia Cerea, ha contribuito all'espansione della collezione, anche post-COVID, con una gestione che unisce crescita e raffinatezza.
Nel 2013 è stato eletto Sommelier dell’Anno dalla Guida de L’Espresso; nel 2008 aveva ricevuto il premio Miglior Giovane Sommelier d’Italia dalle Le Soste (Premio Franco Colombani); nel 2014 ha ottenuto il Certificat d’Excellence Prix Le Montrachet.
Riguardo alla sua filosofia, Sartorato si definisce “sommelier al servizio del vino”: per lui, ogni vino va rispettato in tutte le sue dimensioni, servito nel momento di massima espressione, alla temperatura ideale, e meritare tutta la ritualità del caso.