Sommelier toscano alla guida della carta vini di Ikoyi, ristorante londinese due stelle Michelin e n. 42 al mondo 2024, Federico Quintavalle ha raddoppiato le referenze in un anno con una selezione che spazia da grower Champagne rare a sake di micro-kura, puntando su vignaioli sostenibili.
Nato e cresciuto sull’isola d’Elba, in una casa circondata dai filari di Montefabbrello e Acquabona, Quintavalle respira il profumo del mosto sin da bambino: il nonno vinifica in damigiana per amici e parenti, lo zio gestisce un’azienda agricola, il vicino un’altra.
Dopo gli studi alberghieri, a diciotto anni esordisce come cameriere in un hotel cinque stelle dell’isola; quell’esperienza alimenta la passione per il vino, spingendolo a trasferirsi a Londra per approfondire la formazione.
Nel 2023 entra nella brigata di Ikoyi e, un anno più tardi, viene promosso Head Sommelier. Oggi lavora a una carta in continua evoluzione che include un’ampia selezione di Champagne—dalle cuvée di vigneron a etichette iconiche come Salon e Krug—accanto a sparkling di altri territori e a un nucleo di Borgogna di domaine a basso impatto; integra inoltre una curata proposta di sake, mantenendo l’attenzione sui vignaioli sostenibili e pianificando ulteriori espansioni della lista.