Chef di origine greca, Aggeliki Charami guida il ristorante OMNIA Plant-Based al Paradiso Pure.Living Vegan Hotel sull’Alpe di Siusi. La sua cucina interamente vegetale unisce etica, arte, ricordi ed emozioni di vita.
*contenuto con finalità promozionali
Nata a Sparta e cresciuta nel villaggio di Elia, Aggeliki Charami ha imparato sin da bambina che la cucina è prima di tutto un gesto d’amore. La madre cucinava piatti semplici e autentici, come riso alla cannella o legumi raccolti al mattino: un’eredità di ricordi e presenza che oggi permea ogni suo piatto.
Da giovane, il suo sogno era diventare veterinaria. Negli anni l’amore per gli animali e la crescente consapevolezza della violenza nascosta dietro l’alimentazione convenzionale la portarono a scegliere un’altra forma di difesa: la cucina. “La mia rabbia si è trasformata in voce – e questa voce ha trovato spazio nei miei piatti”, racconta.
Dopo gli studi di cucina presso l’IEK Homeros e una lunga formazione tra seminari e masterclass su fermentazioni, pasticceria vegana e food styling, Aggeliki ha maturato esperienze in Grecia, Italia e Dubai. È Executive Chef di Koukoumi Vegan Hotel 5* a Mykonos, LA VIMEA in Alto Adige (primo hotel vegano d’Italia) e del Comptoir 102 a Dubai, premiato come Organic Café of the Year. Ha inoltre avuto collaborazioni e collabora con resort di lusso come Daios Cove a Creta e con ristoranti ateniesi come ARK Glyfada e The Ecali Club.
Nel 2023 approda in Alto Adige, dove assume la guida della proposta gastronomica del Paradiso Pure.Living Hotel, hotel vegano nelle Dolomiti, e del suo ristorante fine dining OMNIA Plant-Based, inaugurato a dicembre 2024. Immerso a 2.020 metri, nel cuore del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio (area protetta UNESCO), OMNIA propone un menu di dieci portate interamente vegetale, ispirato al dialogo tra etica e paesaggio.
La sua cucina nasce da una domanda: “E se fosse la natura stessa a cucinare, cosa preparerebbe?” Il risultato è un percorso sensoriale in cui fermentazioni, consistenze e contrasti armonici raccontano la libertà del mondo vegetale. Tra i piatti più emblematici spiccano la brioche senza lievito e burro flambata al tavolo, servita con spuma di limone e origano, il calamaro di scoby di kombucha e il Chicken of the Woods, il pollo che in realtà è un fungo.
Aggeliki definisce OMNIA “un organismo vivente, un incontro di etica, arte e memoria”. Per lei il gusto è un linguaggio catartico: “Non cerco il lusso fine a sé stesso – cerco emozione, verità e rispetto. Il gusto può cambiare il nostro modo di vedere il mondo”.
Oggi è considerata una delle voci più radicali e poetiche del plant-based fine dining europeo. La sua cucina ridefinisce l’idea di lusso gastronomico, trasformandolo in un atto di empatia verso il pianeta e verso se stessi.