Executive chef di Villa Naj (1 stella MICHELIN), porta l’anima siciliana in Oltrepò Pavese. Tecnica, sensibilità cromatica e stagionalità guidano piatti che rispettano i sapori italiani, intrecciando ricerca e antiche lavorazioni. Dal 2023 firma la cucina della nuova sede a Riccagioia.
Nato a Catania nel 1991, cresce tra profumi di agrumi e mare. A 16 anni entra nelle cucine dei ristoranti tradizionali dell’isola: sala calda, padelle vive, manualità quotidiana. Due anni dopo lascia la Sicilia per misurarsi con ambienti più esigenti; un passaggio a Montecarlo gli offre ritmo internazionale e precisione operativa. La svolta arriva con l’incontro con Felice Lo Basso: per nove anni ne diventa allievo e braccio destro, attraversando menu, servizi e aperture che lo formano su equilibrio gustativo e nitidezza tecnica.
Dal 2023 guida la cucina di Villa Naj—ristorante insignito della stella MICHELIN—che nel 2025 si trasferisce nella Tenuta Riccagioia a Torrazza Coste, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, polo di ricerca agricola e vigneti storici. Il nuovo contesto, fatto di colline e filari, amplifica il dialogo con produttori e consorzi del territorio.
La sua cucina è un ponte: Sicilia e Oltrepò. Lavora per sottrazione sugli aromi mediterranei—agrumi, mandorla, erbe—e li innesta su carni, ortaggi e vini locali. L’impiattamento ragiona per forme, colori e consistenze, mentre la struttura di un servizio degustazione “viaggio” ordina il racconto secondo stagioni e micro‐terroir. La carta attuale mette in luce preparazioni come risotto agli agrumi, seppia e mandorla o eliche di parmigiana, esempi di sintassi pulita e gusto diretto.
Nella gestione quotidiana valorizza fermentazioni, cotture alla brace e fondi leggeri, insieme a lavorazioni ereditate dalla cucina di casa (salse all’olio, ortaggi stufati, panature allungate) e a tecniche contemporanee apprese negli anni con Lo Basso. Il risultato è una tavola che cerca equilibrio e identità, più che effetti: materie prime in rotazione, filiera corta, attenzione al pane e all’olio (anche siciliano) come vettori sensoriali.
Il trasferimento a Riccagioia consolida il legame con l’Oltrepò Pavese, area vitivinicola in evoluzione: Villa Naj dialoga con il tessuto agricolo e con i consorzi, proponendo una lettura contemporanea della gastronomia locale senza perdere il timbro isolano che ha segnato la crescita dello chef. La stella MICHELIN rimane la cornice di qualità che ne attesta la solidità progettuale.
