Chef del Ristorante Nazionale a Vernante, intreccia sapori isolani e montani con rigore tecnico e sensibilità territoriale. Ha conquistato la stella MICHELIN (annuncio 24/11/2021, Guida 2022), confermata nelle edizioni successive, e i Tre Cappelli de L’Espresso (2021); riconosciuto da Gambero Rosso con le Due Forchette.
Cresciuto a Mazzarrone, nel Catanese, scopre presto l’attrazione per la cucina e, dopo il diploma all’Istituto Alberghiero di Modica, prosegue con una formazione che combina pratica e management ad ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Lì consolida una grammatica tecnica che affiancherà a un forte senso del territorio.
Le prime esperienze professionali danno forma al suo lessico culinario: al Duomo di Ciccio Sultano (Ragusa Ibla, 2 stelle), impara a leggere la materia prima con lucidità; quindi approda in Piemonte all’Antica Corona Reale di Cervere, affiancando Gian Piero Vivalda e assorbendo ritmi, prodotti e cultura gastronomica delle vallate cuneesi.
Dopo una parentesi nell’hôtellerie al The Ashbee Hotel di Taormina, nel 2016 sceglie definitivamente Vernante. Qui trova la famiglia Macario, custode da sette generazioni del Ristorante Nazionale: nasce un’alleanza che valorizza continuità storica e ricerca contemporanea. In cucina, Ingallinera affianca Maurizio Macario; in sala e cantina guida Christian Macario. L’indirizzo si distingue per una proposta che parte dalla materia prima locale (carni d’alpeggio, selvaggina, latticini d’alta quota) e dialoga con acidità, spezie e agrumi di memoria siciliana.
La sua filosofia è concreta: coltivare reti virtuose con chi produce. Collabora con aziende agricole per pianificare le colture, con cacciatori di selezione e allevatori di razze autoctone, trasformando la filiera in una comunità. In carta, la tecnica è strumento e non fine: cotture precise, salse millesimate, orti di proprietà (tre, dei quali due del ristorante) alimentano una cucina colta ma leggibile, in cui la montagna è tema e la Sicilia controcanto.
Il percorso viene consacrato da importanti riconoscimenti: stella MICHELIN (annuncio 24 novembre 2021 per la Guida 2022) al Nazionale, confermata anche nella Guida 2025; Tre Cappelli nella Guida de L’Espresso (2021); Due Forchette nella Guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso. Premi di istituzioni differenti che fotografano una cucina personale, legata alla territorialità e capace di parlare a un pubblico ampio senza perdere profondità.
Oggi Ingallinera continua a “tessere legami”: tra produttori e cuochi, tra boschi e mare, tra memoria e contemporaneità. La sua tavola al Nazionale è un racconto in evoluzione delle Alpi Marittime, illuminato da lampi di luce mediterranea.