Pizzaiolo e co-titolare della Pizzeria della Passeggiata a Priverno (LT), lavora su impasti ad alta idratazione e su una tonda cotta in forno elettrico, dal cornicione croccante e cuore scioglievole. Il locale è insignito di 2 Spicchi del Gambero Rosso: nel settembre 2025 riceve il prestigioso premio, facendo un ulteriore balzo fra le Migliori Pizzerie d’Italia della guida.
Seconda generazione di una famiglia della teglia romana, cresce tra banco e forno nella storica insegna avviata nel 1985 dalle sorelle Nadia e Pina Scalesse, nel cuore di Priverno. Dopo gli studi in area economico-manageriale alla Sapienza, sceglie la via del lievito: prima a fianco di mamma e zia, poi in squadra col cugino Giammarco Ambrifi, con cui condivide la guida del progetto.
Nel giugno 2022 i due cugini riaprono la Passeggiata in un nuovo spazio a pochi passi dalla sede storica, integrando banco a vista e sala dedicata al servizio serale. Qui Visentin mette a fuoco un linguaggio dell’impasto personale: teglia ad alta idratazione e tonda “new era” cotta in elettrico, con idratazione ~73–75%, farine locali macinate a pietra, cornicione leggermente croccante e centro morbido pensato per reggere topping di carattere.
La filosofia nasce dal dialogo con i produttori dell’Agro Pontino e si traduce in condimenti che tengono insieme stagionalità e precisione tecnica: lavorazioni vegetali a più intensità, studi sulla Margherita in percorso degustazione e un capitolo identitario dedicato alla Fàlia di Priverno—lievitato tipico locale, servito anche in chiave dolce con ricotta e cioccolato.
Il riconoscimento pubblico non tarda: alla fine del 2024 la pizzeria entra nella Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso con uno Spicchio, conferma la centralità nel panorama laziale per critica e guide di settore, e viene raccontata da testate gastronomiche nazionali. In seguito, sempre la Guida Pizzerie del Gambero Rosso 2025 assegna al locale gli ambìti 2 Spicchi. Visentin continua intanto a lavorare sulle texture—“asciugatura” della tonda in doppio forno elettrico, gestione del no-waste su latticini e pani di autoproduzione—e su un’abbinabilità che spazia dal calice ai fermentati.