ITALIA - BEST CHEF

Ariel Hagen

Firenze - Italia

Ariel Hagen cover bio

Executive Chef di Borgo Santo Pietro e dei ristoranti Saporium, Ariel Hagen unisce radici fiorentine e visione contemporanea. La sua filosofia, “La Stagione Che Non C’è”, celebra natura e stagionalità. Entrambi i Saporium hanno conquistato la stella Michelin e la Stella Verde Michelin per la sostenibilità.

Fiorentino d’origine, Ariel Hagen cresce immerso nell’arte rinascimentale e nel ricco patrimonio culinario toscano, nutrendosi delle ricette della nonna e di un legame profondo con la sua terra. Dopo la laurea in Gastronomia, intraprende il suo percorso professionale con lo chef Nicola Dolfi, entrando nel mondo della cucina fiorentina e affinando le basi della sua identità culinaria.

La sua formazione si arricchisce con esperienze in celebri cucine europee, come l’Osteria Romana di Bruxelles e Le Passage di Ukkel, entrambe legate alla cucina stellata. Un passaggio decisivo avviene al St. Hubertus, accanto a Norbert Niederkofler, durante gli anni delle tre stelle Michelin, dove partecipa allo sviluppo della filosofia “Cook the Mountain”. Il ruolo di sous chef ad Arnolfo, sotto la guida di Gaetano Trovato, consolida ulteriormente la sua creatività e lo porta a definire piatti che oggi caratterizzano la sua cucina.

Nel suo ritorno in Toscana, Hagen assume la guida gastronomica di Borgo Santo Pietro Lifestyle Group, firmando tutte le proposte F&B del gruppo (che includono non solo i due ristoranti Saporium ma anche La Trattoria Sull’Albero, la proposta culinaria a bordo di Yacht Satori e all’interno della Tenuta di Borgo Santo Pietro che include diversi appuntamenti come “Orto Pop-up” e “Festum Terrae”),. Saporium Firenze conquista nel primo anno di apertura una Stella Michelin e la prestigiosa Stella Verde Michelin; mentre nel 2024 anche Saporium Chiusdino riconferma con orgoglio la stella Michelin oltre alla Stella Verde che aveva già ricevuto come realtà di eccellenza enogastronomica e sostenibile negli anni precedenti.

La sua filosofia si traduce nel progetto “La Stagione Che Non C’è”, che interpreta con libertà e sensibilità i doni mutevoli della natura, mettendo al centro biodiversità e agricoltura rigenerativa. Con il supporto di un team specializzato in orticoltura, foraging, panificazione, fermentazione e caseificazione, Hagen porta in tavola percorsi come Proiezioni Territoriali, Pes-care e Profondità Vegetali, trasformando ingredienti stagionali in esperienze sensoriali.

Saporium, il cui nome deriva dal latino “sapore”, è per lui un palcoscenico in cui la terra di Borgo Santo Pietro si trasforma in arte culinaria. Con un team di 45 persone, Hagen crea un ambiente in cui crescere e innovare, omaggiando la tradizione toscana e al tempo stesso tracciando nuove direzioni nella gastronomia contemporanea.

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