Classe 1987, cileno di Angostura, Diego Briones apre nel 2022 Z’SOM a Vienna con la moglie‐sommelier Judith Lergetporer; nel 2025 arriva la prima stella Michelin, portando in Austria una cucina fusion radicata nelle sue origini sud-americane.
Cresciuto fra i profumi delle empanadas di famiglia, Diego Briones lascia il Cile a 18 anni: lavora in Cile e Perù (brigata Astrid y Gastón), poi Canada, Spagna e Asia, affinando tecniche nikkei e francofone.
Nel 2019 si trasferisce a San Sebastián per un master su prodotto e creatività al Basque Culinary Center, quindi approda a Parigi nel bistellato David Toutain; qui matura l’idea di un proprio ristorante che combini casual fine dining e identità latino-americana.
Con Judith sceglie Vienna—“spazio perfetto per crescere”, racconta—e inaugura Z’SOM (dal dialetto tirolese insieme) nell’aprile 2022: 22 coperti, cucina a vista e menu degustazione stagionale dove ceviche di capasanta al kombu, maíz in sette consistenze e piccione alla parrilla incontrano tecniche europee.
Dopo soli 20 mesi gli ispettori assegnano la stella Michelin 2025, lodando “un mix moderno di influenze sud-americane e globale precisione”. Il locale entra così tra gli 82 ristoranti stellati dell’Austria.
La filosofia di Briones—«persistenza, disciplina e gioia del sapore»—guida anche il ciclo “Amigos Latinos”, con chef e vignaioli sud-americani ospitati a Z’SOM per serate a quattro mani. Il suo obiettivo: “mostrare la freschezza della cucina latino-americana oltre gli stereotipi, con rispetto assoluto per il prodotto locale”.