Classe 1983, nato a San Giuseppe Vesuviano, Francesco Sposito trasforma Taverna Estia a Brusciano: prima stella Michelin 2006, seconda nel 2014 a 31 anni, Tre Forchette Gambero Rosso 2025.
Cresciuto tra le pendici del Vesuvio, Francesco Sposito entra in cucina da adolescente per affiancare il padre Armando nella trattoria di famiglia. Dopo il diploma classico vola a Parigi da Alain Passard, passa per Locanda della Tamerice con Iglesias Corelli e approda in Giappone: esperienze che gli insegnano minimalismo vegetale, fermentazioni e rigore del taglio, oggi cardini della sua idea di gusto.
Nel 2006 assume la guida di Taverna Estia e firma subito la prima stella Michelin; otto anni più tardi conquista la seconda stella, diventando il più giovane bistellato d’Italia a 31 anni. Con il fratello Mario Sposito, sommelier e maître, costruisce un modello di ospitalità che intreccia accoglienza familiare e alta cucina di ricerca.
La carta si articola in tre menu stagionali basati su erbe dell’orto e prodotti vesuviani: piatti-icona come il tagliolino di calamaro con polvere di nero disidratato o il risotto al limone-vaniglia, gambero viola e pistacchio di Bronte traducono memorie d’infanzia in stratificazioni di gusto contemporaneo. Ogni portata nasce da processi di affumicatura, miso di legumi autoctoni e brodi clari che richiamano la disciplina giapponese.
L’impegno verso la sostenibilità si concretizza in compostaggio dei residui di cucina, abolizione della plastica monouso e preferenza per pesci poveri del Tirreno; la filosofia “radici e futuro” gli vale citazioni come caso di economia circolare dai JRE-Jeunes Restaurateurs.
Nel novembre 2024 la guida Gambero Rosso Ristoranti d’Italia 2025 gli assegna le Tre Forchette (96/100), consacrando Taverna Estia fra le 52 eccellenze del Paese.
Fuori dal pass, Sposito ospita stage per giovani cuochi campani, collabora a masterclass sul pomodoro San Marzano e ripete che «tenacia, passione e amore sono le sole ricette infallibili»—mantra che incarna la metamorfosi di una trattoria di provincia in riferimento dell’alta cucina italiana.