USA - CHEF

Sean Brock

Los Angeles, California - Stati Uniti

Sean Brock cover bio

Classe 1978, nato in Virginia, Sean Brock ha vinto il James Beard Award 2010 con Husk Charleston e, dopo Joyland e il duo Audrey/June a Nashville, nel 2025 lancia Darling a West Hollywood, continuando la sua ricerca sulle radici del Sud degli Stati Uniti.

Cresciuto a Pound, Virginia, fra orti domestici e ricette di famiglia, Sean Brock si diploma alla Johnson & Wales University nel 2000 e a 16 anni è già alle linee di cucina. Il legame con i prodotti appalachiani diventa la bussola del suo viaggio professionale. 

Dopo esperienze nel Sud Carolina, nel 2010 assume la guida di Husk Charleston, vincendo il James Beard Award for Best Chef Southeast (2010). L’anno seguente Bon Appétit nomina Husk “Best New Restaurant in America”, evidenziando il suo lavoro di recupero di varietà ancestrali come il Carolina gold rice

Tra il 2013 e il 2018 apre sedi di Husk a Nashville, Greenville e Savannah, quindi lascia il gruppo per fondare progetti indipendenti: Joyland (2020), fast-food artigianale dedicato a burger e pollo fritto, e il campus culinario di East Nashville con Audrey (omaggio alla nonna) e June (2021), laboratorio di cucina degustazione ad alto tasso di ricerca fermentativa. 

Nel settembre 2024 annuncia la chiusura temporanea di June per “reimmaginazione” del format, segnale di un approccio in continua evoluzione. 

A maggio 2025 cede la gestione operativa di Audrey a Southall Farm & Inn per dedicarsi a nuovi progetti e alla famiglia, pur mantenendo la supervisione creativa. 

Contemporaneamente annuncia l’apertura estiva di Darling, primo ristorante in West Hollywood: legna viva, prodotti californiani e la sua firma di cucina del Sud degli USA riletta con ingredienti locali. Presto seguirà il cocktail bar annesso Bar Darling

Autore dei bestseller “Heritage” (James Beard Award 2015) e “South” (2019), Brock è anche volto televisivo in “The Mind of a Chef” e “Chef’s Table”, strumenti che utilizza per promuovere la biodiversità del pantry meridionale e l’etica del seme autoctono.

La dimensione personale—dalla diagnosi di miastenia gravis alla sobrietà riconquistata—alimenta la sua visione “food as wellness”, tradotta in cucine aperte, podcast educativi e attività di formazione.

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