Gino Sorbillo guida l’Antica Pizzeria di famiglia al civico 32 di via dei Tribunali—fondata dal nonno Luigi nel 1935—e una galassia di insegne in Italia e all’estero, è fra i volti più mediatici dell’arte del pizzaiuolo napoletano.
Nato a Napoli nel 1974, tredicesimo di ventuno cugini pizzaioli, Gino sorbiva farina già da bambino accanto alla zia Esterina Sorbillo, “regina” della pizza fritta: a nove anni serve la sua prima Margherita. Dopo il diploma di ragioneria sceglie il banco: negli anni ’90 rileva con il fratello Toto l’Antica Pizzeria Sorbillo di via dei Tribunali, fondata nel 1935 dai nonni Luigi Sorbillo e Carolina Esposito.
Il modello—impasto ad alta idratazione, materie prime Dop e lavorazione artigianale—diventa format: Lievito Madre al Mare sul Lungomare partenopeo (2012), Gino Sorbillo a Milano (2017), quindi corner a Roma, Torino, New York e Miami. La sede storica resta però “cattedrale” identitaria: unica pizzeria su via Tribunali al civico 32.
Premi e riconoscimenti costellano il percorso: nel 2015 è giudice ospite di MasterChef Italia durante una prova a Napoli; nel 2016 la sua pizzeria entra nella Top 10 di 50 Top Pizza; il 2 giugno 2020 riceve l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per la promozione della pizza napoletana nel mondo.
Ambasciatore dell’arte dei pizzaiuoli riconosciuta dall’UNESCO (2017), Sorbillo partecipa a programmi TV e campagne social per la tutela del Made in Italy; con il format “Zia Esterina” rilancia la pizza fritta antica. Suo mantra: «la quantità non deve mai sacrificare la qualità».