Pastry chef spagnola, oggi al timone di Brix a Dubai, Carmen Rueda Hernandez trasforma vent’anni di viaggi in degustazioni dolci multisensoriali: nel 2025 ottiene il titolo di MENA’s Best Pastry Chef grazie a menu che percorrono la Via della Seta tra aromi inediti e pairing analcolici.
Nata in un villaggio rurale di Salamanca, lascia la Spagna nel 2004 dopo gli studi al Culinary and Tourism Institute di Madrid; a Barcellona, dove un tirocinio le fa scoprire il cioccolato, capisce che non tornerà più alla cucina salata. Il passo successivo è la bottega di Olivier Bajard in Francia, trampolino verso l’ultima stagione di El Bulli nel 2011, esperienza che le insegna a considerare possibile ogni idea purché ben pensata.
Il metodo creativo appreso da Ferran Adrià si affina a Bray con Heston Blumenthal: due periodi alla pasticceria di The Fat Duck (2011‑2017) le mostrano l’importanza della narrazione sensoriale. Seguono tappe con Janice Wong a Singapore e progetti a Città del Capo, Varsavia e Riyadh, dove integra fermentazioni, botaniche marine e letture neuroscientifiche del gusto.
Nel 2021 si stabilisce a Dubai: al banco da dieci posti di Brix orchestra due percorsi — The Silk Road e The Seasons — in cui meringhe allo zafferano e caviale evocano la Persia, mentre gelati di ciliegia e zenzero su tartufo celebrano l’autunno europeo. Ogni piatto dialoga con kombucha, infusioni o kefir studiati per amplificare consistenze e profili aromatici.
La sua filosofia unisce rigore classico e ricerca di ingredienti borderline come alga caramellata, sedano o aglio nero: «La pasticceria evolve se parla la lingua della cucina salata» spiega, consigliando ai giovani di analizzare ogni dettaglio per crescere.
Nel febbraio 2025 viene incoronata migliore pasticciera della regione Medioriente - Nord Africa dai 50 Best, riconoscimento che premia la capacità di concentrare in sessanta minuti l’esperienza raccolta in otto Paesi. Oltre alla creazione di dessert, guida una brigata divisa tra laboratorio centrale e cucine satellite, insegna pairing no‑alcol e sostiene borse di studio della 50 Best per aspiranti pastry chef mediorientali.