HONG KONG - BEST CHEF

Agustín Balbi

Hong Kong

Agustin Balbi copertina bio

Argentino di nascita, adottato dall’Asia, Agustín Balbi intreccia tecnica giapponese e memoria ispanica in menu narrativi da cui emerge il signature “Sin Lola” (2020), un arroz caldoso — riso servito con un brodo aromatico ancora presente —. Con Andō conquista la stella Michelin dal 2021 e il n. 41 di Asia’s 50 Best 2025.

Nato e cresciuto a Buenos Aires in una famiglia di radici spagnole, Balbi scoprì la cucina a quattordici anni, quando un’estate in un ristorante di quartiere gli fece provare l’adrenalina del servizio. Studiò al BUE Trainers mentre affiancava il maître cuisinier Thierry Pzonka, quindi partì per New Orleans a perfezionare la tecnica francese accanto a Scott Boswell al ristorante Stella, esperienza che gli insegnò disciplina e rigore.

Desideroso di confrontarsi con un’altra cultura, nel 2009 decise di trasferirsi a Tokyo senza parlare una parola di giapponese. In cinque anni affinò la sensibilità per la stagionalità lavorando in brigate di eccellenza quali Zurriola, Nihonryori Ryugin e Cuisine[s] Michel Troisgros, venendo incluso fra i “Top 10 Young Chefs in Japan” di S.Pellegrino nel 2015.

Nel 2016 volò a Hong Kong per guidare HAKU, progetto kappō ideato con Hideaki Matsuo; il locale entrò al n. 58 della classifica OAD Asia e fra i “Top 20” di Tatler per due anni consecutivi, segnando la sua ascesa sulla scena pan‑asiatica.

La svolta arrivò nel luglio 2020 con Andō, inaugurato insieme a JIA Group: una sala intima dove la narrazione personale prende forma in percorsi degustazione. Sei mesi dopo, malgrado le restrizioni pandemiche, il ristorante ottenne la prima stella Michelin e, dal 2021 al 2025, la conferma annuale del riconoscimento.

La filosofia di Balbi ruota attorno all’omotenashi: «L’atto di mangiare è intimo, è un rapporto di fiducia» spiega; per questo chiude il locale quando non è presente in cucina. Il piatto‑manifesto resta “Sin Lola”, un arroz caldoso in stile giapponese — riso cotto in ratio 1:3 con fumetto, per restare avvolto nel brodo — creato al debutto di Andō (2020) in omaggio alla nonna; è l’unico assaggio per cui il servizio propone il bis.

Oltre alla ricerca gastronomica, Balbi si impegna nel sociale: una volta al mese trasforma la cucina di Andō in laboratorio solidale per More Good, preparando meal‑box destinati a senzatetto e rifugiati; il ristorante devolve inoltre 1 % di ogni conto al progetto.

Premi recenti sottolineano l’impronta del suo lavoro: Best Young Talent La Liste 2019; posizione 55 nella Top 100 Best Chef Awards 2021; n. 41 in Asia’s 50 Best Restaurants 2025; prima stella Michelin asiatica per uno chef argentino (2021).

La vita privata completa il quadro: sposato con una chef giapponese, padre di due figli, Balbi considera la famiglia la prova vivente di come culture diverse possano fondersi in armonia, idea che riaffiora nei suoi menu dove ingredienti di diverse parti del mondo dialogano in composizioni essenziali, sostenibili e profondamente evocative.

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