Alessio Manzoni già da giovane decide che fare lo chef è il suo destino. Dopo un lungo percorso in Italia e in Europa è approdato nel 2021 al timone di Ferdy Wild.
Nato in provincia di Lecco, Alessio Manzoni a 14 anni capisce di voler diventare cuoco e non cambia più idea. Conclusi gli studi di base, inizia a girare l’Italia e l’Europa, sperimentando diverse cucine e tecniche culinarie. Fra le esperienze più significative figura quella con la famiglia Scarello presso il ristorante Agli Amici a Udine (2 stelle Michelin): per diversi anni, Manzoni affianca Emanuele e Michela Scarello, imparando i valori dell’alta cucina, la cura per i dettagli e l’importanza della filiera di qualità.
Nell’estate del 2021, partecipa all’apertura di Agli Amici Rovigno in Croazia, un progetto premiato con una stella Michelin a soli 75 giorni dal suo avvio, testimonianza dell’efficacia di un approccio culinario basato su rigore e creatività. Poco dopo, nello stesso anno, Manzoni inizia la nuova avventura come chef di Ferdy Wild, realtà situata a Lenna (BG), in Val Brembana. Qui trova un luogo ideale per esprimere la sua passione per la sostenibilità, la stagionalità e il contatto diretto con produttori locali.
Ferdy Wild è diventato un esempio di ristorazione sostenibile, premiato con la Stella Verde Michelin. Manzoni, infatti, incentra la sua filosofia su tecniche di foraging, fermentazioni naturali e riduzione degli sprechi, utilizzando materie prime come i formaggi a latte crudo, le carni di animali allevati in alpeggio e le erbe spontanee dei boschi orobici. Questa evoluzione, che lui stesso definisce “wild dining”, s’ispira tanto alle radici alpine quanto alle esperienze stellate, coniugando la tradizione di montagna a una visione innovativa.
Manzoni e il team di Ferdy Wild collaborano con la famiglia Acquaroli nel creare un ambiente in cui l’ecosistema locale sia protagonista: la filiera corta garantisce freschezza, trasparenza e benessere animale, mentre ogni piatto racconta la Val Brembana e la passione dello chef per gli ingredienti genuini. Oltre a condurre la brigata, Manzoni partecipa a momenti didattici e laboratori, per promuovere la conoscenza dei prodotti alpini e la cultura del recupero, in linea con il modello di cucina “selvaggia” che lo contraddistingue.