Alessandro Avato ha trasformato una necessità in una passione travolgente per l’arte bianca. Con un approccio meticoloso e innovativo, è il cuore pulsante dei due locali di Brucio, dove propone pizza contemporanea e romana riconosciuta per la qualità e la leggerezza degli impasti.
Classe 1991, nato e cresciuto a Roma, Alessandro Avato si avvicina al mondo della pizza quasi per caso, spinto inizialmente dalla necessità di un lavoro. Le sue prime esperienze risalgono a dieci anni fa, nelle cucine del Salaria Sport Village. Qui sviluppa le prime competenze, che affina successivamente al Ciampini e in una pizzeria d’asporto, dove rimane per circa tre anni. Questo periodo diventa fondamentale per Alessandro, che inizia a studiare farine, impasti e tecniche, comprendendo che ciò che era iniziato per caso si stava trasformando in una passione autentica.
Determinato a eccellere, Alessandro prosegue il suo percorso formativo lavorando accanto a maestri come Andrea Renzi e Pier Daniele Seu. Con Seu, trascorre due anni intensi, immergendosi nel mondo dei topping gourmet e affrontando ritmi serrati che lo preparano al meglio per il futuro.
Nel maggio 2022, Alessandro coglie una grande opportunità: apre Brucio a Piazza delle Coppelle, nel centro di Roma, insieme ai soci Antonio e Fabio Scorzafava. Qui propone una pizza contemporanea con cornicione pronunciato, centro sottile e un impasto a lunga maturazione (48 ore in massa, 6 ore in pallina) con un’idratazione del 72%. Il successo è immediato e, appena otto mesi dopo, inaugura una seconda sede a Testaccio.
A Brucio Testaccio, Alessandro si dedica con passione alla pizza contemporanea, caratterizzata da impasti diretti senza pre-fermento. Accanto a questa proposta, introduce anche la pizza al padellino, realizzata con biga al 70% e condita con topping audaci come coda alla vaccinara o caponata, sempre rispettando la stagionalità degli ingredienti. Nella prima sede propone invece pizza romana.
La qualità delle sue creazioni non si limita alla pizza: Alessandro si distingue anche nella preparazione di fritti, come supplì, crocchette e frittatine di pasta, tutti realizzati con una doppia panatura di panko e pangrattato, che garantisce croccantezza e gusto.
Un aspetto fondamentale del lavoro di Alessandro è l’attenzione alle materie prime, con un particolare focus sulle farine umbre a residuo zero, certificate dal progetto Zero d’Avanguardia, di cui è orgoglioso sostenitore. Questo approccio lo ha reso un punto di riferimento per l’arte bianca, portandolo a fornire consulenze in Italia e all’estero.
Tra le sue pizze preferite, due spiccano per significato e gusto: la prima è una genovese con ragù napoletano, simbolo del suo debutto tra le “speciali” di Brucio; la seconda, che definisce la sua "pizza perfetta", è una margherita con pomodoro, bufala a crudo, parmigiano e basilico fresco, un equilibrio di dolcezza e sapidità che esalta l’impasto contemporaneo.
Alessandro si è costruito il suo spazio nel mondo della pizza e guarda al futuro con entusiasmo, sognando un giorno di aprire un locale in Asia o in America.