Daniele Cason, originario di Roma, è l'Executive Chef del Mandarin Oriental di Tokyo dal 2016. Con una carriera che lo ha portato a lavorare in prestigiosi hotel in Italia, Egitto, Inghilterra e Thailandia, è oggi riconosciuto per la sua maestria culinaria e per l'abilità di combinare tecniche italiane con l'eccezionale qualità degli ingredienti giapponesi.
Daniele Cason ha sviluppato la sua passione per la cucina sin dall'età di 14 anni, ispirato dal padre, anch'egli chef. La sua carriera professionale ha avuto inizio nel 2003 in un hotel a cinque stelle a Roma, dove grazie alle sue eccellenti capacità, è stato rapidamente promosso a sous-chef. Il suo talento lo ha portato a lavorare presso La Pergola, uno dei ristoranti più rinomati d'Italia, contribuendo a far ottenere al locale tre stelle Michelin in soli due anni.
Dopo aver maturato esperienza in Italia, Cason ha proseguito la sua carriera a livello internazionale, lavorando in prestigiose strutture del Four Seasons a Il Cairo e Bangkok, dove ha ulteriormente affinato le sue competenze lavorando con ingredienti e culture locali. Nel 2013, è entrato a far parte del team del Mandarin Oriental di Tokyo come Executive Sous Chef, per poi essere promosso a Executive Chef nel 2016.
Al Mandarin Oriental, Tokyo, Daniele ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo dei ristoranti dell'hotel, tra cui K’shiki e il celebre The Pizza Bar on 38th, noto per il suo concept unico e il servizio a un esclusivo bancone in marmo da 8 posti. Il suo approccio si basa sull'utilizzo di ingredienti locali giapponesi, valorizzando la qualità delle materie prime attraverso tecniche italiane raffinate.
Sotto la sua guida, The Pizza Bar on 38th è stato premiato con numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il terzo posto nella classifica "50 Top Pizza World 2023" e il primo posto nella classifica "Top 50 Pizza Asia - Pacific 2024" per due anni consecutivi. Cason è stato inoltre premiato come "Pizza Maker of the Year 2022" al Peroni Award, confermando il suo talento nel mondo della pizza.
