Diego Rossi è uno chef che ha lasciato un segno indelebile nella scena culinaria di Milano con il suo locale Trippa. Il merito va a una filosofia che mette al centro gli ingredienti e la loro preparazione, discostandosi dalle ostentazioni “senz’anima” per celebrare l'autenticità delle ricette nostrane. Sempre con un guizzo creativo.
La Biografia
Nato e cresciuto a Verona, Diego Rossi ha iniziato il suo percorso già nella cucina di famiglia, per poi formarsi professionalmente nelle scuole alberghiere locali. La sua carriera lo ha portato a lavorare in alcuni dei migliori ristoranti stellati d'Italia, incluso il celebre St.Hubertus di Norbert Niederkofler. Queste esperienze hanno affinato le sue tecniche e arricchito la sua visione della cucina nazionale.
Nonostante il successo raggiunto nel fine dining, Rossi sentiva il bisogno di un cambiamento, di ritornare a un approccio più essenziale e genuino. Questo desiderio lo ha portato a Milano, dove ha aperto Trippa, un'osteria moderna che ha rapidamente guadagnato fama per il suo stile eclettico.
La filosofia di Rossi è chiara: meno è più. A Trippa, il menu cambia frequentemente, basato solo su ciò che è disponibile e stagionale, riflettendo la sua credenza che la cucina debba essere guidata dalla prossimità e dalla freschezza degli ingredienti. Rossi applica una formula a 'spreco zero', sfruttando ogni parte dell’animale, dalla testa al midollo dei pesci, e dimostrando che il rispetto per il cibo va oltre la semplice preparazione dei piatti tal quali.
Trippa è così diventata un punto di riferimento per chi cerca un'esperienza golosa e autentica, ma esaltata da un metodo certosino. Il suo impegno per una gastronomia etica e sostenibile non solo ha elevato il suo profilo professionale, ma ha anche ispirato molti altri chef a ripensare il proprio modello gestionale.
Diego Rossi continua a essere una figura influente nel mondo culinario, non solo per le sue abilità gastronomiche, ma anche per il suo impegno verso pratiche sostenibili e responsabili. La sua storia è un esempio di come la passione e il rispetto per gli ingredienti possano trasformare la cucina in un'arte tanto semplice quanto rivoluzionaria.