Fabrizio Cervellieri è uno chef che ha attraversato culture e cucine per forgiare un percorso culinario unico, che si snoda tra le tradizioni del Friuli Venezia Giulia e le avanguardie gastronomiche del Nord Europa. Con æde, il suo ristorante a Roma, Cervellieri propone tutto il suo amore per i paesaggi nordici e la natura incontaminata, mescolando sapientemente le tecniche di fermentazione e conservazione con un focus particolare sul mondo vegetale.
La Biografia
Nato in Friuli Venezia Giulia e cresciuto tra Friuli, Abruzzo e Roma, Fabrizio Cervellieri ha intrapreso il suo percorso culinario completando una formazione alberghiera classica in Italia. La sua curiosità e passione per la cucina lo hanno spinto a lasciare l'Italia per Londra a una giovane età, dove ha avuto l'opportunità di lavorare nelle cucine di alcuni dei più importanti chef del mondo, tra cui Gordon Ramsay, Marco Pierre White e Jamie Oliver. La sua avventura lo ha poi portato a Berlino, dove ha trascorso nove anni, e a Copenhagen, dove ha vissuto un'esperienza breve ma significativa presso Relæ.
Ritornato in Italia, Cervellieri ha scelto Roma per aprire il suo ristorante, æde, un progetto che riflette le sue esperienze, la sua passione per i paesi nordici e l'amore per la montagna e il clima freddo. Il menù di æde, in costante evoluzione, è ispirato al Nord Europa ma mantiene salde le radici italiane e le tradizioni friulane insegnategli dalla nonna Evelina, creando piatti che sorprendono per la loro capacità di estrapolare i prodotti dal loro contesto tradizionale e rielaborarli in chiave completamente nuova.
In poco tempo, æde è diventato un punto di riferimento per foodies e gourmet, ottenendo la menzione della Guida Michelin a soli due anni dall'apertura. La cucina di Cervellieri si arricchisce della selezione di vini curata dal maître Tommaso Falconi, rendendo ogni visita un'esperienza gastronomica unica e in continua evoluzione.
Il pensiero culinario di Cervellieri è in costante evoluzione, spaziando dalle influenze nordiche a quelle orientali, senza mai dimenticare le sue radici italiane. Questo approccio permette di creare piatti che introducono nuovi ricordi e memorie gustative, utilizzando prodotti del territorio in maniera innovativa e originale.
