Campano emigrato negli USA con i fratelli e la sorella a soli 17 anni, Giuseppe Bruno è ora proprietario, chef esecutivo e sommelier del “Caravaggio” e co-proprietario del “Sistina”, assieme ai fratelli. Entrambi i locali sono situati a New York dove offrono cucina italiana di eccellenza a un pubblico di rilievo, tra cui Martin Scorsese, Robert De Niro, George Clooney, Michelle e Barack Obama.
Giuseppe Bruno è nato nel 1959 a Battipaglia in una famiglia contadina. Studiava amministrazione alberghiera alla scuola alberghiera di Salerno quando, a 17 anni, nel 1976, si è trasferito con i 4 fratelli e la sorella a New York. In Italia erano anni di piombo e non c'erano prospettive. A Salerno c'era molta droga e spesso i ragazzi diventavano manovalanza della camorra. Suo nonno viveva in America, lavorando in una società di formaggi in New Jersey e aveva consigliato ai genitori di Giuseppe di trasferirsi lì. I primi periodi furono difficili: vivevano a Newark, all’epoca sconvolto dalle proteste sociali, c'era il coprifuoco e dopo le 5 di sera non si poteva uscire. Scontenti, dopo qualche tempo dissero al nonno che volevano tornare in Italia. Lui, in tutta risposta, li portò a sentire l'Opera a Broadway, trovò loro un appartamento a New York, a poca distanza da lì, dove i fratelli Bruno vissero in attesa dell’arrivo dei genitori.
Appena arrivati Giuseppe e i fratelli iniziarono a lavorare nella ristorazione: lui e suo fratello Gerardo lavoravano in sala, Antonio era in cucina, Cosimo andava a scuola, poi ha iniziato a lavorare come barista. Dal 1977 al 1983 hanno lavorato per altri.
La svolta è stata proprio nell’83. I Bruno hanno aperto il loro primo ristorante, il “Sistina”, nella Seconda Avenue. Il segreto del loro successo era l'essere molto ambiziosi, volevano fare bene ed erano eccitati dall'idea di far conoscere agli americani la vera cucina italiana; infatti, il ristorante è andato bene da subito. Agli americani piaceva la storia di quei quattro fratelli che lavoravano insieme, poi, da contadini, proponevano piatti che all'epoca, nel boom del Made in Italy, facevano impazzire, quali piatti regionali, i salumi e i formaggi migliori, il tartufo bianco, la pasta fatta in casa a mano dalla mamma.
I Bruno si sono poi sposati e hanno avuto figli, il successo del “Sistina”, arricchito di opere d’arte di Matisse, Sandro Chia, Frank Stella, Edward Kelly e spostato in una palazzina vicino al Met, ha permesso loro di investire in terreni e quindi, dopo quel primo successo, sono arrivati altri locali.
I fratelli hanno avviato “San Pietro” e Giuseppe “Il Caravaggio” di cui è proprietario, chef esecutivo e sommelier; ogni giorno si reca al mercato per scegliere quanto di più fresco il mercato possa offrire: dal pesce alla carne, alle verdure degli agricoltori locali. Oggi il ristorante offre un servizio di servizio a domicilio e dining in sale private.
Nel 2019, Giuseppe e i fratelli sono stati premiati Honorees del Columbus Day.
