Claudia Santiz è una chef indigena messicana che nel suo ristorante "Kokono'" promuove sia la cucina tradizionale del Chiapas, che la presenza femminile nelle cucine professionali. Inserita nella lista dei 50 Next di Forbes nel 2021, è una promessa della gastronomia messicana nel mondo.
Claudia Santiz è nata nel 1988, proviene dalla cultura Tzotzil ed è originaria di San Juan Chamula, negli altipiani del Chiapas. Si è laureata in Gastronomia presso l'Università delle Scienze e delle Arti del Chiapas ed è una fervente sostenitrice del movimento slow food, che promuove la filosofia di “buono, pulito e giusto” nella produzione, commercio e consumo alimentare. Dopo la laurea triennale, con ancora in piano la magistrale e il dottorato, ha accumulato preziosa esperienza lavorando in rinomati ristoranti di Città del Messico.
Il suo interesse per la gastronomia tradizionale del Chiapas è emerso durante gli anni universitari, quando ha constatato che questa cucina non era sufficientemente conosciuta a livello internazionale, a differenza, ad esempio, delle cucine di Oaxaca o Puebla. Nel 2016, Claudia ha aperto il suo primo ristorante di cucina tradizionale chiamato "Kokono'". Qui, unisce la tradizione culinaria con il proprio tocco personale, riconoscendo il profondo legame tra la vita sulla Terra e il cibo, considerandolo un dono che nutre, sostiene e istruisce. Claudia chiede alla Terra, ma allo stesso tempo le restituisce, collaborando con piccoli produttori locali, che contribuiscono in modo significativo alla sostenibilità del pianeta.
Oltre a servire piatti innovativi radicati nella storia locale, "Kokono'" si distingue per la sua brigata, composta esclusivamente da giovani donne desiderose di continuare gli studi. Claudia ha infatti avviato una collaborazione con l'Università delle Scienze e delle Arti del Chiapas, per poter offrire alle sue dipendenti l'opportunità di ottenere borse di studio per perseguire ulteriormente i loro studi mentre lavorano.
Nel 2021, Claudia Santiz è stata inserita nella lista Forbes dei "50 Next", che la riconosce come una giovane promessa della gastronomia internazionale. La sua categoria è quella dei "Pionieri dell'ospitalità" per il suo contributo complessivo alla tradizione culinaria messicana e per il suo incoraggiamento verso cambiamenti positivi in ambito di produzione e trasformazione alimentare. Questo riconoscimento rappresenta per Claudia un'opportunità di aprire le porte della gastronomia globale ai popoli indigeni. Come lei afferma "questo è un grido, non di guerra, ma per dire che ci sono tanti indigeni che fanno un buon lavoro per il pianeta e della società. Come Claudia, mi dà l’opportunità di aprire le porte ai giovani che arrivano con quella voglia di sognare e creare e, perché non dirlo, mi dà l’opportunità di ispirare”. Nel 2021 ha anche fatto la sua apparizione nella serie Netflix Iron Chef: Mexico.
