Trascinato nella gastronomia dal geniale fratello Ferran, per oltre vent’anni Albert Adrià ha formato con lui un sodalizio indissolubile, dirigendo prima la pasticceria, poi la ricerca dolce e salata del “Taller”. Più giovane di sette anni, si è rivelato minore solo all’anagrafe, emancipandosi man mano sia a livello creativo che imprenditoriale, con l’apertura di locali all’avanguardia che portano avanti tutt’oggi la rivoluzione gastronomica.
Albert Adrià nasce nel quartiere operaio di Santa Eulalia a L'Hospitalet nel 1969. I genitori Ginès e Josefa, rispettivamente stuccatore e casalinga, gli trasmettono l'interesse per tutto ciò che riguarda la cucina casalinga, ma è il fratello Ferran a coinvolgerlo nella professione.
Nel 1985 lascia gli studi ed entra a far parte dello staff di “ElBulli”, completamente digiuno di qualsiasi formazione. Dopo un apprendistato di due anni nelle diverse partite, il suo interesse si concentra sulla pasticceria, mentre la conoscenza e la passione crescono sempre più, fino a diventare totalizzanti. E’ così che durante i mesi invernali, quando il ristorante è chiuso, si dedica a completare la sua formazione presso prestigiose pasticcerie come “Turull” a Terrassa, “Escribà” a Barcellona e “Totel” a Elda, a fianco del maestro Francisco Torreblanca. Compie anche uno stage a Parigi, presso il ristorante Guy Savoy.
Nel 1997 le strade dei due fratelli si separano brevemente per la prima volta: Albert lascia “ElBulli” per mezza stagione, dopo dieci anni in simbiosi, e si dedica alla stesura del suo primo libro: Los postres de elBulli, pubblicato nell'ottobre 1998, dopo un anno e mezzo di lavoro, e premiato come miglior libro di pasticceria dell’anno. In concomitanza con la sua uscita si unisce al team di ricerca e sviluppo, operante prima presso elBullicatering, poi, a partire dal 2000, in una nuova sede nel cuore di Barcellona, vicino al mercato della Boqueria.
Insieme a Oriol Castro e al fratello Ferran, Albert vi è incaricato di ideare il menu per la stagione successiva, anno dopo anno, sul modello delle collezioni di moda, come nessuno aveva mai fatto prima. Albert passa poi a dirigere “ElBullitaller”, che diventa rapidamente un’inesauribile fucina di innovazioni tecniche e concettuali e la locomotiva della creatività mondiale. Mentre occhi e riflettori della gastronomia sono puntati su Roses, lui però non smette di formarsi, compiendo stage nei ristoranti di Michel Bras, Heston Blumenthal, Andoni Luis Aduriz, Martín Berasategui e Charlie Trotter, tra gli altri.
La personalità di Albert Adrià è ormai sempre più autonoma da quella del fratello: meno propenso alla provocazione gustativa, amante del gioco e del divertimento, ma fortemente vocato all’imprenditorialità, nel 2006 insieme all'amico d'infanzia Juan Martínez apre a Barcellona “Inopia Classic Bar”, locale di tapas tradizionali che tenta un nuovo format, il “gastrobar”, per popolarizzare l’alta cucina in versione prêt-a-porter. Tre anni prima della chiusura nel 2011, Albert lascia definitivamente “ElBulli”, cui resta tuttavia legato attraverso la Galassia elBulli.
Nel luglio 2010 Albert chiude “Inopia” e avvia con i fratelli Iglesias un progetto globale, che riunisce diversi ristoranti e concetti gastronomici sotto il nome di “elBarri”: uno dopo l’altro aprono “Tickets”, “Pakta”, “Bodega 1900”, “41º”, “Niño Viejo”, “Hoja Santa” ed “Enigma”, che spaziano dalla mixology alla cucina nikkei. Mentre i rapporti con il fratello proseguono presso la elBullifoundation, istituita nel 2013, di cui è membro del consiglio di amministrazione. Nello stesso anno esce il libro Las tapas de Tickets, con ricette emblematiche dei primi anni del ristorante.
La creatività di Albert Adrià trova sfogo nell’ideazione e realizzazione di progetti sempre nuovi: nel 2015 è la volta di “Heart Ibiza”, locale cui va stretto il nome di “ristorante”. Esplora infatti una nuova frontiera: quella fra la gastronomia e lo spettacolo, grazie alla collaborazione col Cirque du Soleil. Ma preme anche l’estero: risale al 2016 il pop-up 50 Days by Albert Adrià, presso l’hotel a cinque stelle “Café Royal” di Londra, dove nel nel 2018 è inaugurato “Cakes & Bubbles”, un nuovo spazio di pasticceria e spumantistica. Nello stesso anno viene pubblicato Tickets Evolution, secondo e ultimo libro di ricette del ristorante.
Nel 2019 Albert si ricongiunge al fratello Ferran per modellare con lo chef José Andrés il “Mercado Little Spain”, nel cuore di Manhattan. Poi la pandemia colpisce duro, con la fine del gruppo elBarri, di cui sopravvive solo “Enigma”, riaperto nel 2022 in una forma profondamente ripensata. Albert si concentra sulla stesura di due nuovi libri, Vegetales a todo color e Candy, e su collaborazioni di prestigio come quella con Alain Ducasse, coprotagonista del ristorante pop-up ADMO, di fronte alla Torre Eiffel. Qui per 100 giorni, a partire dal 10 novembre 2021, per la prima volta si confrontano le due scuole più influenti della cucina mondiale: il classicismo francese e l’avanguardia spagnola. Attualmente Albert si dedica a tempo pieno al ristorante “Enigma” e a vari progetti di ricerca e sviluppo con aziende alimentari.