Peppe Guida, chef orgogliosamente autodidatta, ha guadagnato la stella Michelin a l'”Antica Osteria Nonna Rosa” che gestisce assieme ai due figli. Autore di diversi libri, volto televisivo e di videolezioni di cucina su YouTube, ha anche vinto il premio per la miglior comunicazione digitale del Gambero Rosso.
Peppe Guida, nato nel 1965, è cresciuto a Vico Equense, nella casa che ora ospita l'”Antica Osteria Nonna Rosa”. Nonostante fosse figlio d’arte, a 22 anni Peppe era ignaro del suo futuro da celebre chef, e lavorava con suo fratello in un distributore di benzina, appassionato solo di calcio e di mare.
Tutto è cambiato quando il suo amico Antonio Esposito si è trasferito a Londra, dove ha lavorato come lavapiatti e ha imparato l'arte della pizza, per poi trasferirsi in un ristorante alle Bermuda nelle vesti di pizzaiolo. Dopo qualche mese, Antonio ha chiamato Peppe e lo ha convinto a raggiungerlo: "Vieni a cucinare gli spaghetti come solo tu sai fare," gli ha detto. Con entusiasmo e qualche rivista di cucina sottobraccio, Peppe ha intrapreso la sua prima grande avventura. Così, negli anni '90 ha capito che la cucina era la sua strada e che la pasta era una delle sue passioni.
Tornato a casa in Italia ha lavorato in diversi hotel e ristoranti lungo la Costiera Sorrentina ed Amalfitana, ma il suo carattere indipendente si è presto manifestato, portandolo a decidere di mettersi in proprio.
Con il permesso di sua madre, cuoca di mestiere, Peppe ha trasformato il piano terra in cui era cresciuto dando vita alla sua impresa. Voleva far rivivere le storie della sua famiglia attraverso il cibo, riproponendo i piatti di casa in chiave più leggera e moderna, mantenendo però la tradizione.
Così, nel 1994, è nata l'”Antica Osteria Nonna Rosa”, dove inizialmente si servivano piatti semplici e da asporto, ma che col tempo si è trasformata in un luogo elegante e raffinato, mantenendo però l’atmosfera accogliente e l’aria di casa che tanto mette a proprio agio i clienti. A premio del talento, studio e ambizione nel 2007 è arrivata la stella Michelin.
Peppe ha poi avviato il catering “Nonna Rosa Gourmandise”, tramite cui fornisce anche consulenze, e nel 2010, ha comprato un rudere con quasi 1 ettaro di terra: l’azienda agricola perfetta dove coltivare ortaggi, frutta e ulivi per rifornire il ristorante e uno shop online.
Col tempo, il rudere si è trasformato in un accogliente bed&breakfast e in un curato ristorante votato alla celebrazione della gastronomia campana: “Villa Rosa, La casa di Lella", chiamata così in onore della moglie di Peppe, sfortunatamente scomparsa nel 2019.
Nel 2015, grazie all’incontro con Giuseppe Di Martino del “Pastificio dei Campi”, Peppe ha partecipato a "Bolle butta la pasta," una trasmissione sul Gambero Rosso, con cui è poi partita una duratura collaborazione grazie alla quale lo chef ha pubblicato quattro libri: "Questa Terra è La mia Terra," "Le Ricette di Casa Mia," "Del pane non butto via niente," e "Il mio mondo vegetale.”
Peppe tiene anche videolezioni di cucina online su YouTube e ha vinto il premio per la miglior comunicazione digitale indetto dal Gambero Rosso nel 2021.
“Le mani nella terra e gli occhi verso il mare”: questo è la filosofia in cucina di Peppe. Ha sempre cercato di unire l'alta cucina con la semplicità delle ricette tradizionali e oggi, nei ristoranti che così bene incarnano il suo pensiero, lo chef è affiancato dal figlio Francesco, lievitista, e la figlia Rossella, sommelier.
