Lo chef danese Rasmus Munk è ardito, originale e attivo nella società. Magnate e chef, nel suo ristorante "Alchemist", due stelle Michelin e una stella verde, trasforma il cibo in strumento comunicativo. Oltre alla sua carriera lavorativa, Munk è un apprezzato relatore a eventi gastronomici internazionali, nonché autore del manifesto della “Cucina Olistica”.
Rasmus Munk è nato nel 1991 a Randers nello Jutland, in Danimarca, dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza senza mostrare particolare interesse per la gastronomia. Al termine degli studi obbligatori, convinto da un amico, ha frequentato corsi universitari in arte culinaria dell’associazione danese Silkeborg, dove si è immerso nel mondo della cucina competitiva.
Rasmus ha preso parte a diverse competizioni studentesche per giovani chef. Nel 2011 è anche stato selezionato per far parte del Junior Culinary Team of Denmark, preludio alla sua brillante carriera.
Nel 2012 Rasmus era già sous chef nella cucina del ristorante “North Road” a Londra, e l’anno seguente ha ricoperto il ruolo di head chef presso il ristorante “Treetop” nel “Munkebjerg Hotel” di Vejle in Danimarca, dove è rimasto fino al 2015.
A soli 24 anni ha fondato “Alchemist”, ristorante situato nel centro di Copenaghen.
L’attività ha riscontrato un notevole successo grazie ai suoi piatti straordinariamente innovativi e insolenti, carichi di elementi comunicativi nascosti dietro ogni boccone, come il caso della famosa tartare di agnello la cui presentazione ha spinto numerosissimi danesi ad aderire alla campagna nazionale di donazione degli organi. Nel 2016 Rasmus ha ricevuto il titolo di Innovatore dell'Anno secondo la White Guide.
Nonostante il suo successo, Munk ha chiuso il suo ristorante nel 2017 per svilupparne una versione ancora più audace. Dopo due anni, “Alchemist” ha riaperto nella sua nuova sede, un vecchio cantiere navale nell'ex distretto industriale di Refshaleøen a Copenaghen. Il compimento della visione di Rasmus è stato possibile grazie alla partnership con l'investitore e comproprietario Lars Seier Christensen.
L'esperienza offerta da “Alchemist” esprime la filosofia culinaria di Munk, la “Cucina Olistica", di cui ha anche scritto un manifesto. Si tratta di una gastronomia multistrato che attinge da diverse forme di espressione artistica, con il fine di creare una “esperienza sensoriale totalizzante e drammaturgicamente guidata”, come la definisce lo chef. Il menu è composto da “impressioni commestibili” accompagnate da opere d'arte e installazioni varie. La cucina innovativa e eccentrica trasforma il cibo in un veicolo per esprimere problematiche sociali odierne. La combinazione di cibo straordinario e stimolante esperienza visiva ha reso Rasmus uno degli chef più ambiziosi e discussi al mondo.
Dopo soli sette mesi di apertura, “Alchemist” ha ottenuto due stelle Michelin, seguite da una stella verde, confermando il suo status di eccellenza culinaria.
“Quando si tratta di ridurre al minimo lo spreco alimentare, l'industria ha fatto molta strada. Considero la mia missione portare la discussione un ulteriore passo avanti ed evidenziare il quadro più ampio. Se riusciamo a far fermare le persone a riflettere, siamo sulla buona strada verso il cambiamento.”
Nel 2021 ha ricevuto per il secondo anno consecutivo il titolo di Miglior Ristorante in Danimarca secondo la White Guide.
Alla sua carriera Rasmus Munk combina la gestione dell’organizzazione no-profit “Junk Food”, che dal 2018 si occupa di nutrire coloro che vivono ai margini della società a Copenaghen, tra cui numerosi senzatetto.
La sua professionalità multifocale lo ha portato a essere richiesto come relatore a conferenze e summit gastronomici in tutto il mondo.