Tra estro e curiosità, creatività e sperimentazione, la storia di Cedroni si snoda lungo decenni di duro lavoro, esperienze e genialità. Tra la tradizione e l'inesplorato, Moreno ha costruito un’intera carriera sul mare, ricevendo encomi e riconoscimenti per il suo impegno.
Nato ad Ancona nel 1964, si è diplomato alla scuola Nautica di Ancona e durante le estati degli anni scolastici ha lavorato come cameriere.
A soli venti anni Moreno ha aperto il suo ristorante, "La Madonnina del Pescatore", un avamposto della buona cucina sulla costa marchigiana.
In poco tempo il ristorante è diventato celebre, ottenendo la prima stella Michelin nel 1996, il premio "Sole" di Veronelli tre anni dopo e le tre forchette del Gambero Rosso nel 2000.
Nello stesso anno, Cedroni ha aperto il “Clandestino Susci Bar” nella baia di Portonovo ad Ancona, che è diventato una tappa irrinunciabile per gli amanti del pesce crudo, un luogo dove profumi e sapori si combinano armoniosamente in modi sempre nuovi, per creare ogni anno un menu a tema diverso, sempre ispirati da storia, arte e cultura.
La prodigiosa creatività dello chef si estende alla letteratura culinaria, con la pubblicazione del suo primo libro "Sushi & Susci" nel 2001 e "Martini Solids" nel 2002, seguiti da "Multipli di venti" nel 2004, un racconto affascinante dei primi vent'anni della sua carriera.
Il 2003 ha visto la nascita di "Anikò", un chiosco che propone street food di qualità, il cui nome significa “tutte le cose” nel dialetto di Senigallia. Contemporaneamente, ha aperto l'”Officina Cedroni”, un laboratorio sperimentale, marchio CE, dove sono prodotti salumi e conserve di pesce, marmellate, confetture e sughi.
Lo stesso anno, Cedroni è diventato sostenitore della Fondazione Airc e all'iniziativa "Le Arance della Salute", al fine di comunicare l’importanza della sana alimentazione per prevenire il cancro.
Nel 2006, Moreno ha ottenuto la seconda stella Michelin per "La Madonnina del Pescatore" e, due anni dopo, è stato insignito del prestigioso premio svedese "Kungsfenan Seafood Awards", per la padronanza e la tecnica nel maneggiare la materia prima, per la capacità e la creatività di aver fuso tradizione e innovazione nella sua cucina.
Nel 2012, The Wall Street Journal ha inserito la “Madonnina del Pescatore” tra i migliori 10 ristoranti di pesce d'Europa.
Tra il 2011 e il 2014, Cedroni ha pubblicato altri libri, quali "Maionese di fragole" e "Susci più che mai", ed è entrato a far parte del consiglio direttivo della Fipe, diventando Ambassador per l'Expo 2015.
Nel 2016 Cedroni ha condotto “Top Chef Italia”, programma di cui è parte anche lo chef Mauro Colagreco.
La sua maestria nel maneggiare i frutti del mare, unita alla sua eccezionale capacità di intrecciare tradizione e innovazione, gli ha valso il titolo di ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia nel 2018.
Cedroni ha continuato a riscuotere successi, vincendo nel 2019 il premio “Innovazione in Cucina” del Gambero Rosso e pubblicando lo stesso anno il libro "Cedroni - Il pensiero creativo che ha cambiato la cucina italiana".
Nel 2020, ha inaugurato "The Tunnel", un laboratorio di ricerca e sviluppo dedicato alla cucina, seguito dall'apertura dell'orto marino di fronte alla “Madonnina del Pescatore” nel 2021. Il progetto di comunità, legato alla memoria, è nato con il fine di restituire il paesaggio architettonico marino che ha connotato il lungomare di Senigallia negli anni 60. Cedroni ricorda la nonna che raccoglieva gruni, acetosella e malva in quel lembo di spiaggia. L’orto è anche importante per il ristorante, in quanto le erbe aromatiche della macchia mediterranea utilizzate dalla cucina acquisiscono un sentore di mare, che è così presente in tutti i piatti proposti.
Le sue apparizioni a congressi gastronomici di alto livello e le sue collaborazioni con brand di lusso come Moschino, San Resort, Baglioni Hotels, Lavazza, San Pellegrino e Mc Cann sono testimonianza dell'ampio raggio d'azione del suo genio.