Cristina Bowerman, bilanciando la sua vita tra Austin, Texas, e Roma, ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra i quali una stella Michelin nel 2010. Oltre alla sua professione di chef, è attiva nel promuovere la formazione nel settore della ristorazione, la produzione alimentare sostenibile e la parità di genere nelle cucine professionali.
Cristina Bowerman è nata nel 1966 a Cerignola, in provincia di Foggia, Puglia, con il nome di Cristina Vitulli. In seguito al matrimonio con il marito americano ha adottato il cognome Bowerman.
Ha studiato lingue straniere in Italia e giurisprudenza a San Francisco, negli Stati Uniti, lavorando nei weekend presso la coffee house “Higher Grounds”. Successivamente, si è dedicata all'arte culinaria studiandola per due anni presso “Le Cordon Bleu College of Culinary Arts”, ad Austin, in Texas.
Cristina ha acquisito esperienza specialmente presso il ristorante “5 Diamonds” di David Bull, e collaborando con lo chef Egil Valentin, di cui dice “è stato il mio maestro più significativo e mi ha insegnato cosa sono la passione, lo studio, e la curiosità”.
Nel 2005, si è trasferita a Roma e, dopo un'esperienza al “Convivio Troiani”, ha trovato la sua strada al “Glass Hostaria”, un ristorante aperto poco prima a Trastevere. Durante i primi tre anni, il ristorante ha affrontato diverse difficoltà. Tuttavia, nel 2010, è stato premiato con una stella Michelin, rendendo Cristina l'unica donna a ricevere tale riconoscimento quell'anno.
Successivamente, ha aperto il “Romeo Chef & Baker” in un ex magazzino a Testaccio, seguito dalla “Giulietta Pizzeria” nelle vicinanze.
Nel corso della sua carriera, Cristina ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio "Chef Donna dell'Anno" a Identità Golose nel 2013. L’anno seguente ha pubblicato il suo libro "Da Cerignola a San Francisco e ritorno - La mia vita di chef controcorrente".
Il 2015 è stato un anno ricco di avvenimenti per Cristina che è stata nominata “Chef Ambassador” all'Expo Milano, e è stata protagonista della più grande campagna dell’associazione “ActionAid” che si occupa di fornire cibo, risorse ed istruzione a più di 5 milioni di persone. Cristina è anche una dei dieci fondatori dell'organizzazione “Fiorano For Kids”, che promuove la ricerca sul ruolo terapeutico di diete specifiche nella cura dell'epilessia infantile, nonché una dei soci fondatori e presidente dell'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.
Bowerman si impegna anche nell'insegnamento e nella formazione. Uno dei progetti che le sta particolarmente a cuore è "Adotta un Istituto Alberghiero", all'interno dell'iniziativa “#fareformazione”, parte di un Protocollo d'Intesa volto al miglioramento e all'ampliamento dell'offerta formativa negli Istituti Alberghieri.
Nel 2017, è stata tra i venti chef selezionati per cucinare al 32° “Chef's Tribute to Citymeals”, e l’anno seguente è stata giudice nella finale del concorso S.Pellegrino “Young Italian Chef”.
Nel 2018, ha fatto parte del comitato tecnico di coordinamento per l'Anno del Cibo Italiano, ha vinto il premio "Best Female Italian Chef in Europe " di Love Italian Life, il premio Galvanina come “Miglior Chef” durante la XVIII edizione del Festival della Cucina Italiana, e il “premio all'eccellenza” della Federazione Italiana Cuochi.
Ancora, nel febbraio 2018, è stata nominata Ambasciatrice dall'Associazione Telefono Rosa, grazie al suo impegno come modello di riferimento per le donne nel settore della ristorazione. Questo valore è stato riconosciuto anche durante occasioni come TEDxMilano Women e TEDxAUBG, dove ha avuto l'opportunità di condividere e valorizzare i suoi ideali.
Nel gennaio 2021, ha partecipato al dibattito "Food, sustainable and irresistible" durante il World Economic Forum di Davos, in collaborazione con il quotidiano La Stampa.
Cristina ha anche aderito a “Chef Manifesto”, un'iniziativa lanciata per la Green Initiative della Guida Michelin, che mira a porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare e promuovere l'agricoltura sostenibile entro il 2030.
