Executive Pastry Chef del Rome Cavalieri – A Waldorf Astoria Hotel, Dario Nuti fonde tecnica francese e gioia italiana in una pasticceria che accompagna l’intera giornata. Toscano del Mugello, trasforma memoria, rigore e sensibilità in dolci che cercano riconoscibilità ed emozione.
Toscano del Mugello con radici siciliane e milanesi, Dario Nuti cresce nella campagna fiorentina respirando profumi, racconti e gesti che formano la sua sensibilità gastronomica. La madre gli trasmette l’attenzione al gusto, mentre la nonna ne intuisce il talento e lo incoraggia a sperimentare: ricette inventate tra terra, sassi ed erbette diventano i primi esercizi di un immaginario che unirà fantasia e disciplina.
La sua carriera inizia in pasticcerie locali e nell’hotel cinque stelle Le Maschere, dove muove i primi passi nella pasticceria professionale. Nel 2008 entra al Four Seasons come sous chef: è qui che il maestro Romain Renard gli apre le porte di un nuovo linguaggio tecnico, mostrando il rigore e l’estetica della grande pasticceria d’impronta francese.
Dopo questa esperienza, Nuti lavora per tre anni al fianco di Domenico Di Clemente come Assistant Pastry Chef, affinando un elegante equilibrio tra tradizioni francesi e influenze italo-canadesi. La precisione, il rispetto delle consistenze e la cura del dettaglio diventano elementi centrali della sua identità.
Un successivo passaggio all’Hotel Hassler, sotto la guida di Francesco Apreda, gli permette di esplorare nuove sensibilità aromatiche e una pasticceria pensata per dialogare con grandi cucine contemporanee. L’approdo al Rome Cavalieri come Executive Pastry Chef segna il momento della piena maturità: Nuti dirige oggi un reparto articolato, in grado di interpretare ogni momento dell’ospitalità.
La sua pasticceria nasce dalla fusione fra tecnica aristocratica francese e la festosità della tradizione italiana. Dal croissant del mattino alla piccola pasticceria di metà giornata, dai dessert su misura per i ristoranti dell’hotel alla tea pastry, fino alla gelateria artigianale, ogni preparazione è calibrata per essere leggibile, elegante e profondamente legata al ricordo.
Per Nuti, il dolce rappresenta una forma di benessere che sfiora l’euforia: «Un dessert non serve a sfamare: è gratificazione pura, un peccato di gola che raggiunge il suo scopo più alto quando riesce a regalare un ricordo». In questa visione trova spazio una pasticceria che non si limita a chiudere un pasto, ma lo completa con un gesto di cura, evocazione e identità.