Food&wine

Malaga: giovane chef rinuncia alla carriera stellata per fare pasta fresca in trattoria

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina alba de luca

Folgorata dalla cucina italiana in un ristorante farm to fork delle Marche, la giovane Alba de Luca, formata da Dani Garcia, Andoni Luis Aduriz e Nobu, ha trasformato il locale dei genitori a Malaga in un laboratorio di pasta fresca con somministrazione. “Qui mi sento felice”.

La storia

Lo abbiamo chiamato il downshifting degli chef: succede quando passa la voglia di rompersi la testa nel fine dining e si cerca una formula food più affabile, anche negli stili di vita. La tendenza non è nuova, ma si è ovviamente impennata con le recenti difficoltà nel settore. Per esempio, da San Pedro de Alcantara, Marbella, arriva la storia di una giovane cuoca che ha detto basta.


Alba de Luca ha appena ventotto anni, ma le sue idee sono già chiare sul futuro: ogni mattina si reca accanto al ristorante, nello spazio riconvertito in laboratorio di pasta fresca, dove confeziona tagliatelle, tortellini e ravioli, ma anche linguine e bucatini trafilati al bronzo alla portata di tutte le tasche. Sono le stesse ricette, spesso estemporanee, che la sera serve agli ospiti stranieri e locali del suo ristorante. Apertura solo a cena, a partire dalle 18,30 con doppio servizio.


La formula della casa prevede una miscela di farina 00 e semola di grano duro fine, per il corpo e il colore, entrambe italiane, più uova e tuorli di una fattoria galiziana, tutto lavorato con piccole macchine o a mano. “Mi sono formata alla scuola alberghiera di Benhavis e ho lavorato per un mese e mezzo presso la vecchia Moraga di Dani Garcia”, racconta. “Le mie prime esperienze sono state negative, mi sono sentita sfruttata. Poi ho inviato una candidatura per lo stage al Mugaritz e sono stata ammessa. Era il 2015. È stato appassionante, ma dopo tre mesi ho lasciato anche quel santuario. Sono tornata a Marbella per lavorare nelle cucine di Puente Romano e mi hanno chiamata a inaugurare il glamour Nobu. Mi sono fermata due anni. Nelle sue diverse partite, tutte organizzate benissimo, ho imparato quello che non si trova scritto sui libri. Facevamo 400 coperti al giorno, ma neppure quel ritmo faceva per me”.

@JOSÉ CARLOS CAPEL RIVAS



“Ho cercato alternative e ho prestato lavoro volontario a Monsampietro Morico, una fattoria del centro Italia con un ristorante rurale che serviva il circondario. Cucinavamo quello che ci dava la terra in un luogo dove la filosofia del chilometro zero e il rispetto delle stagioni erano schemi obbligati. È stato allora che la cucina italiana mi ha conquistata, in parte per via delle mie origini, visto che mio padre è italoargentino. Curavo gli animali, mi hanno insegnato a fare il compost e piantare gli ortaggi”. Rientrata a Malaga, poi a Londra in un ristorante di Mayfair, non era più la stessa. Risale alla fine del 2021 l’apertura del ristorante con pasta fresca De Luca, nel locale dei genitori. “Mi sento felice, non posso lamentarmi”.


Foto di copertina: @JOSÉ CARLOS CAPEL RIVAS

Fonte: El Pais

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