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Albos Club: a Fregene c’è il ristorante che vorresti in ogni stabilimento balneare

di:
Francesca Feresin
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copertina albos club fregene

Il gruppo imprenditoriale guidato da Fabrizio Lancia rinnova gli spazi dell’Albos e nei 4 punti di ristoro scommette sulla bravura di Andrea Dolciotti. Cucina pop e diretta, a tratti godereccia, che viaggia tra la tradizione e le contaminazioni asiatiche, è alla base dell’offerta, da gustare anche d’inverno.

Albos Club Fregene

La storia


Oltre lo iodio, si respira aria di novità lungo le spiagge di Fregene: lo storico stabilimento balneare Albos Club è stato completamente rinnovato dal gruppo imprenditoriale che lo ha rilevato nei primi mesi del 2022. Fabrizio Lancia, ristoratore romano, è il capogruppo di questa società che ha l’obiettivo di rendere l’Albos Club un nuovo polo sociale e di aggregazione, unendo la ristorazione di qualità ad uno stabilimento e centro sportivo in grado di sviluppare attività anche durante la stagione invernale.


Efficienza ed estetica sono le parole chiave, meta della ristrutturazione. Nuove cabine, 165 ad essere precisi, per gli abbonati e gli avventori giornalieri, uno spazio spiaggia totalmente rivisto che conta più di 200 postazioni ombrelloni ben distanziate, così come i punti ristoro che diventano quattro differenti: il bar tavola calda, il chiosco vista mare, il cocktail bar e il ristorante sea front.


Anche l’area piscina è stata rinnovata così come il ristorante posto al primo piano della struttura che oggi, con la sua splendida terrazza vista mare, è luogo ideale per eventi privati e cerimonie. Gli spazi sportivi, da sempre ampi e curati all’interno del club, si sono moltiplicati e oltre ai campi da Beach Volley si possono trovare anche quelli di Beach Tennis, Beach Soccer e di Tqball sulla sabbia, un ping pong da giocare con pallone e regole del calcio tennis.



Albos Club diventa una realtà poliedrica da sfruttare a tutte le ore del giorno, fino al tramonto in spiaggia, l’aperitivo nel dehors realizzato su un manto di erba naturale, e la cena. In questi spazi tutti i fine settimana sono previsti musica dal vivo e Dj Set per arricchire la proposta food e cocktail quotidiana.


Ma i lavori di miglioramento della struttura non sono finiti, continueranno anche durante l’inverno 2022-2023 con l’obiettivo di offrire ulteriori spazi e servizi per gli abbonati e gli utenti già nella prossima Stagione Balneare.


Il ristorante


Ma entriamo nei dettagli. Com’è il nuovo Albos Club ristorante? Pop e diretto, a tratti godereccio, potremmo dire, legato alla tradizione con rispetto e conoscenza della materia prima ittica, con influenze da tutto il mondo che si traducono per esempio nell’uso del latte di cocco e dell’alga nori affianco ad un trancio di tonno scottato.


A mettere in riga la cucina, Fabrizio Lancia ha chiesto l’aiuto dell’amico e grande chef Andrea Dolciotti, sicuro che quest’ultimo sarebbe stato in grado di reggere e mantenere alto il nome dell’insegna ereditata dalla precedente gestione. La sfida era dura, ma sembra essere stata superata, attraverso lo sviluppo di un’offerta ampia e democratica che abbraccia trasversalmente tutte le fasce di età e le esigenze di una clientela esigente.


Tutto è scelto e preparato minuziosamente, in ogni settore, dal bar tavola calda dove poter gustare la colazione, un gelato ed il pranzo con pokè home made e piatti del giorno caldi e freddi proposti dalla cucina, al chiosco vista mare per caffetteria, gastronomia e beverage durante tutta la giornata passando per il cocktail bar curato da Matteo Moiani, giovane talento della mixology romana.


Matteo propone drink freschi, dove la nota alcolica è appena percepibile. Ci sono il Mojito, lo Spritz, il Moscow Mule, riletti e arricchiti di erbe aromatiche e tecniche inusuali. Insieme a loro si possono condividere pinse, fritti, crudi di mare e ancora tacos e burritos sempre a base di pescato locale.



All’angolo bar si aggiunge anche il ristorante al primo piano della struttura, pensato negli spazi e nell’estetica, per essere una perfetta location per eventi privati e cerimonie grazie alla sua terrazza sul mare. Vera punta di diamante dell’offerta ristorativa, dove Dolciotti può massimamente mostrare di che pasta è fatto è proprio il ristorante, fronte mare, con affaccio aperto sullo stabilimento e il suo arenile.


Il menu proposto è incentrato sul gusto genuino del pescato locale, ingrediente base di tutte le preparazioni: crudi, tartare e carpacci, oltre che i classici primi piatti di mare, completano l’offerta di pesce che si incentra sul forno Pira, collocato a vista al centro del dehors. La scelta è stata quella di proporre la materia prima in purezza e preparata con cotture ancestrali, alla griglia e in forno, per rispettare al massimo la qualità del pesce che viene acquistato giornalmente da aziende locali.


E vivendo l’esperienza alla tavola dell’Albos si percepisce come Fabrizio abbia voluto creare un locale collettivo, per nulla egocentrico ed egoista, costruito, mattone dopo mattone, giorno dopo giorno, da tutti i giovanissimi elementi della brigata che si confrontano, sperimentano, e fanno errori, migliorando attimo dopo attimo.


 

Il ristorante vuole essere un punto di riferimento per chi desidera perdersi lungo il litorale romano, tanto d’estate quanto d’inverno, per staccare la spina, un posto dove trovare la tradizione sincera fatta di piatti della memoria, quelli veri, quasi dimenticati, affiancati da bocconi più contemporanei ma comunque golosi. Qui si va perché vuoi godere di un posto speciale dove sai di poter stare semplicemente bene, dove mangiare in un ambiente informale, pronto ad accogliere con il sorriso.


Il ristorante dell’Albos Club resterà aperto anche dopo la chiusura della stagione balneare proponendo un menu incentrato su una maggiore elaborazione della materia prima e con una tipologia di offerta, gestita da Andrea Dolciotti, più sofisticata e adeguata alle stagioni meno calde.


I piatti


Aspettando il sole tramontare, si chiacchiera e inganna l’attesa della cena vera e propria con un ottimo Spritz preparato a partire da un pestato di arancia e limone, con l’aggiunta di Aperol e Cedrata Tassoni ed un profumo di salvia che con le sue note balsamiche ben avvolge gli spigoli più tondi degli stuzzichini preparati in abbinamento dalla cucina.


C’è il boccone di tonno scottato con ricotta all’ostrica, il mini taco farcito di ‘nduja di tonno e ulteriormente ingrassato da una golosissima maionese alla lattuga ed infine il cannolo in miniatura con battuta di gambero rosso, maionese e caviale, una bomba di mare dolce e iodato. Ci si sposta a bordo piscina, e a tavola, lo spettacolo continua. Potete scegliere una direzione classica e degustare crudi tra gamberi rossi, scampi e tonno, in carpaccio e tartare, oppure optare per creazioni più estrose e contemporanee.



Tra loro, emerge, per ingredienti e presentazione, il tataki di tonno, oggi insieme a lattuga brasata, cocco e mela verde. Un morso carnivoro, dove la consistenza del pesce dialoga con quella del vegetale, scambiandosi accenti e umori. Il tutto in una cornice dolce e grassa, appena acidula per l’ingresso occasionale della mela in gel. Un antipasto insospettabile, curioso, che invoglia a proseguire la degustazione.



Una bomba, indimenticabile al palato, è lo spaghetto di patate cotto nel brodo di pollo e servito con canocchie. Mari e monti, profumi di arrosto e sfumature di crudo, sommati in un contesto burroso e croccante, sono gli addendi di una combo perfetta, che sta tra l’antipasto ed il primo. Lo mangeresti a tutte le ore, in porzioni sovrumane questo piatto, perché dannatamente buono. Complimenti alla cucina.


Non da meno il risotto del giorno, arricchito di un’abbondante dose di tartufo nero e battuta di gambero rosso. Cottura magistrale, mantecatura da grande chef ed equilibrio inappuntabile tra gli unici due elementi che compongono questo primo. Anche qui andresti avanti per ore, forchettata dopo forchettata, talvolta includendo la battuta di gambero rosso, talvolta no, godendo esclusivamente della piacevolezza del tartufo nero, ben inserito tra un chicco e l’altro.


Si conclude il reparto salato con la brace. Un polposo trancio di ricciola arriva a tavola, nappato da due salse, una, di spiccata impronta francese, al Saint Germain, cremosa e lattiginosa il giusto, e l’altra di carota alla brace, più fresca. Morsi veri, importanti, che nulla hanno a che vedere con pesci del giorno in guazzetto o in crosta.



Il divertimento non manca neppure nel dolce. Arriva lo Sneakers, cavallo di battaglia e firma di Dolciotti: un lingotto che in tutto e per tutto, in estetica quanto in gusto, riproduce la merenda più amata dagli adolescenti in crisi ipoglicemica.


Indirizzo


Albos Club Fregene

Aperti tutti i giorni: colazione, pranzo, aperitivo

Lungomare di Levante, 52 | 00054 Fregene

Tel: 06 6656 0539

Sito web

 

 

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