Alain Ducasse conferma il trend vegano, aprendo un chiosco di hamburger plant based a Parigi. “Niente a che vedere con un’imitazione della carne”, assicura.
La notizia
Ci avevano già provato Gualtiero Marchesi e Ferran Adrià, a nobilitare lo street food americano. Ora è il momento di sua maestà Alain Ducasse, incarnazione per decenni dell’altissima cucina, oggi sempre più insofferente ai suoi anacronismi e desideroso di formule nuove, popolari, sostenibili e salutistiche, ha deciso di lanciare Burgal.Non bastava l’esperimento Sapid, sorta di bistrot incentrato sul vegetale: anche gli hamburger di Alain Ducasse saranno plant-based. Verranno venduti in un chiosco chiamato Burgal, in Place de la Bastille a Parigi. Con un retrogusto di rivoluzione. Tempo fa il grande chef si era già espresso contro i vari surrogati della carne, spinti da Dominique Crenn e David Chang, invitando piuttosto a consumare meno prodotti animali, ma di migliore qualità, per preservare l’ambiente. “Dei vegetali tritati non devono assomigliare a carne macinata”, aveva ammonito, fedele al mantra della naturalité. E in effetti i suoi hamburger non intendono emulare un bel niente: l’aspetto è quello ben noto dei prodotti a base di verdure.
Si tratta nello specifico di un mix di zucchine, lenticchie, cipolla, quinoa, carota e pastinaca dentro un panino vegano, privo di latte o uova. “Niente a che vedere con un’imitazione della carne”, assicura. Piuttosto è lo sviluppo di una ricetta di pane tostato e verdure, ideata da Romain Meder nel ristorante di Versailles. C’è poi da divertirsi con la farcia, che può arricchirsi di caviale di melanzane, maionese vegana e sottaceti, e l’eventuale garniture di chips di ceci o verdure. Da Burgal il prezzo è di 7,5 euro, prima di chiudere in dolcezza con una mousse di cioccolato vegana.
Fonte: finedininglovers.com