Attualità enogastronomica

#iorestoacasa: gustose letture, 10 libri di gastronomia da leggere ai tempi del Coronavirus

di:
Sara Favilla
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Da sempre cibo e vino non solo alimentano l’appetito a tavola, ma sono stati fonte di ispirazione e nutrimento spirituali per letterati, filosofi e critici.

I Libri

In tempi come questi in cui è possibile dedicarsi alla lettura anche solo come tentativo di svagarsi e distrarsi dalla realtà, ci permettiamo di creare questo piccolo “reader’s corner”, suggerendovi alcuni titoli suddivisi in varie categorie che non siano manuali di ricette, adatti a tutti i gusti, e che si possono anche reperire in formato e-book, che di questi tempi risulta decisamente comodo, nonostante tutto.

 

DISCORSI INTORNO ALLA CUCINA NELLA STORIA E NELLA CRITICA


 


1)  M. Montanari, “Il cibo come cultura”, Editori Laterza (euro 11,00 cartaceo o euro 6,99 in formato Kindle)

Uno dei massimi storici dell’alimentazione spiega in queste pagine l’importanza del cibo nel definire un’identità e un’appartenenza a una determinata cultura. Poiché la cucina è fatta di tanti momenti, dalla coltivazione e allevamento, alla sua trasformazione, al suo consumo, essa delinea dei tratti culturali degli individui, sia nel presente che nel passato. “Cuocere il pane, conservare la frutta, apparecchiare la tavola… ogni atto legato al cibo – anche il più semplice e quotidiano – porta con sé una storia e esprime una cultura complessa. Preparando un piatto di spaghetti al pomodoro, sintetizziamo (con un gesto che oggi è segno dell’identità italiana) il felice incontro tra una tecnologia produttiva messa a punto nella Sicilia araba del Medioevo e un prodotto americano importato in Europa dai conquistatori italiani. Attraverso i tanti modi di produrre e di preparare, consumare e interpretare il cibo in epoche e luoghi diversi, Massimo Montanari ci introduce a un aspetto essenziale della civiltà umana” (quinta di copertina)

 


2) M. Niola, Si fa presto a dire cotto. Un antropologo in cucina, ed. Il Mulino (euro 13,00 in cartaceo, oppure euro 6,64 in formato Kindle)

Una raccolta di articoli che il famoso antropologo e giornalista napoletano ha scritto per il quotidiano “La Repubblica”, in cui si raccontano aneddoti che contribuiscono a dare uno spessore culturale all’alimentazione. Riferimenti alla mitologia greca e romana, ma anche alle usanze popolari e il riferimento ai grandi ricettari storici, si delinea un mosaico che fluisce davanti ai nostri occhi con un linguaggio divulgativo, mai intellettualistico e sempre accattivante perché costellato da humor, giochi di parole, che lo rendono fresco e pop. “Perché gli italiani mangiano la pasta al dente? La tempura è davvero un'invenzione giapponese? Perché la pizza ha conquistato il mondo? E perché il sushi ha conquistato noi? E cosa c'entrano il baccalà con il Concilio di Trento e il caffè con la nascita delle compagnie di assicurazione? Sono alcuni dei temi vivacemente, o meglio sapidamente, affrontati da questo libro. Tradizioni gastronomiche, modi di cuocere il cibo, maniere di comportarsi a tavola, passioni, repulsioni, valori estetici, tipicità, territori costituiscono altrettanti specchi del rapporto che gli uomini hanno con se stessi e con gli altri, con la propria terra, con la propria identità. L'espresso, il ragù, i tortellini, il pomodoro, la zucca, la mozzarella, il culatello, il parmigiano, la cassata: molto più che semplici "gourmandises", ci appaiono particolari decisivi di quel grande affresco che è la nostra storia vista attraverso gli usi e consumi dell'"homo edens".” (dalla quarta di copertina)

 


3) G. Rebora, La civiltà della forchetta. Storie di cibi e di cucina, Editori Laterza (euro 10,50 in formato cartaceo o euro 7,49 in formato Kindle)

Un compendio che spazia all’interno della civiltà alimentare attraverso le varie epoche passate, dal Medioevo al Settecento, analizzato con piglio storico ed etimologico.

“Una cavalcata tra usi alimentari, strumenti e pratiche di cucina tra prescrizioni religiose ed etimologie linguistiche, tra ricette e modi dello stare a tavola, che riporta continuamente le svolte dell'alimentazione a condizionamenti e a dati concreti, come le differenze economiche tra i vari ceti, lo sviluppo delle tecniche di cottura, la trasformazione delle risorse alimentari o l'evoluzione delle posate.” (dalla quarta di copertina)

 

LA CUCINA E IL CIBO NELLA LETTERATURA


 


4) I. Calvino, “Sotto il sole giaguaro”, in “Sotto il sole giaguaro”, ed. Mondadori (euro 12,00 in cartaceo, oppure euro 7,99 in formato Kindle)

Il racconto che dà il titolo all’ultima opera del grande scrittore, rimasta incompiuta, e che tratta dei cinque sensi, narra di una coppia di innamorati che, nel tentativo di superare la crisi del rapporto, decide di fare un viaggio in Messico per risvegliare la passione, in un’esperienza attraverso l’arte e la gastronomia centroamericana, con tutti i suoi rituali legati a mitologia e sensualità.

 


5)  J. Amado, “Dona Flor e i suoi due mariti”, ed Garzanti (euro 17,00 in cartaceo, oppure euro 9,99 in formato Kindle)

Il romanzo del grande scrittore brasiliano narra le vicende di Dona Flor che si improvvisa maestra di cucina baiana. La donna trascorre le sue giornate in compagnia dello scapestrato marito Vadinho. La sua vita sembra procedere normalmente quando, proprio al culmine della sua giovinezza, riceve un sinistro colpo dal destino. Infatti, da lì a poco, il suo giovane sposo provetto ballerino, Vadinho, allegro e scapestrato giocatore, muore improvvisamente accasciandosi a terra mentre ballava per la strada a carnevale. La notizia getta Dona Flor nello sconforto totale.

 


6) G. Mura, “Giallo su giallo”, ed. Mondadori (euro 7,50 in cartaceo, oppure euro 6,99 in formato Kindle)

Dalla penna del giornalista e gourmet Gianni Mura, un giallo che intreccia le sue grandi passioni, lo sport e la cucina.

“Il protagonista, nonché io narrante, fa più o meno il mestiere di Mura: segue il Tour de France insieme alla "banda" dei giornalisti internazionali, quando può mangia bene, si industria con passione e stile a ricreare per i lettori il clima delle tappe, telefona di tanto in tanto alla saggia moglie, esercita il suo sguardo umano sulla quotidianità bizzarra di una delle manifestazioni sportive più fascinosamente epiche. Ma guardare costa. E comincia a costare da subito. Una giovane prostituta che ha tentato di adescarlo viene trovata senza vita davanti alla porta della camera d'albergo del nostro cronista. Che naturalmente viene subito sospettato, portato in galera e interrogato a sangue. Non fosse per la durevole ostilità del giudice al quale sono affidate le indagini, l'episodio sembrerebbe rientrare, ma ecco un nuovo, terribile omicidio. È a questo punto che entra in scena il detective Magrite - il solitario, riservato, acuto Monsieur Magrite che si mette sulle tracce dell'assassino. Ma ci vorranno un altro morto, una dark lady e un nugolo di appetitosi personaggi minori per scoprire il legame fra l'una e l'altra morte violenta e ripulire così le strade del Tour.”

 


INCHIOSTRO DI-VINO


7) M. Soldati, “Un sorso di Gattinara e altri racconti”, ed. Interlinea (euro 15,00 in cartaceo, oppure euro 7,49 in formato Kindle)

Mario Soldati è stato soprattutto «un eccezionale scrittore di racconti, un narratore di grana nobilmente orale. Di certo uno dei narratori più geniali del nostro Novecento» scrive Giovanni Tesio presentando questa antologia di suoi testi avvincenti in cui «la sapienza dei luoghi è connaturata al racconto e gli è consustanziale». Un incontro inconsueto, una storia d'amore, un'avventura dell'amico maresciallo dei carabinieri, un ritorno ai paesaggi piemontesi della giovinezza: anche qui il narrare di Soldati si spinge fino alla vertigine dei sentimenti veri distorti da azioni false e dunque più contraddittori, con una sorprendente aderenza alle cose quotidiane, alle rughe della vita, alla sua varietà, alla sua ironia, anche alla sua irrealtà. «Un classico che vale la pena di rileggere». (dalla quarta di copertina)

 


8) S. Sangiorgi, “L'invenzione della gioia. Educarsi al vino. Sogno, civiltà, linguaggio”, Porthos edizioni (euro 35,00 solo cartaceo)

“La degustazione è continua scoperta, un atto che coinvolge per intero e richiede una mente duttile. Dopo le prefazioni di Giuseppe Rinaldi, Rocco Ronchi e Franco Marcoaldi, il libro si sviluppa in diverse sezioni. La prima Approccio al vino - è dedicata all'assaggio, al riconoscimento e alla descrizione del vino buono ed è rivolta principalmente alle persone che hanno già scoperto una passione per il liquido odoroso. La seconda - Le parole del vino - nasce come risultato di un'intensa e appassionata indagine linguistica; vuole proporsi come una sorta di dizionario filosofico dei termini e degli aggettivi che si possono usare per qualificare il vino, evitando sterili tecnicismi e utilizzando appieno la ricchezza lessicale della lingua italiana. La terza parte del libro - La Dispensa - è rivolta soprattutto ai neofiti che necessitano di informazioni basilari sugli aspetti tecnico -produttivi e degustativi, che sono stati aggiornati grazie al contributo tecnico e scientifico di autorevoli rappresentanti del mondo della ricerca e della produzione vinicola. La quarta sezione infine - Visioni e letture - è una raccolta di quadri del pittore Marcello Spada associata a una piccola e molto personale antologia di poesie o estratti di prosa.” (dalla quarta di copertina)

 

SUGGESTIONI LEGGENDE E LUOGHI LONTANI


 


9) P. Heine, Delizie d’Oriente, ed. Sellerio (euro 16,00 in cartaceo, oppure euro 9,99 in formato Kindle)

“La cucina orientale, che scaturisce dalle complesse e ricchissime tradizioni di un'area che nel corso del tempo ha compreso l'Arabia, la Persia, l'impero ottomano, è una delle grandi cucine del mondo. Falafel, hummus e kebab, cuscus, gli involtini di foglie di vite, il marzapane, queste e altre delizie d'Oriente hanno da tempo conquistato la nostra tavola, mentre spezie che una volta non erano alla portata di tutti come i chiodi di garofano, il cardamomo, lo zafferano e la cannella sono oggi consuete in ogni dispensa ben fornita. Ma cosa sappiamo di questo universo gastronomico così squisito e raffinato? Peter Heine è un islamista che è stato fondatore e direttore del Centro di Studi Orientali Moderni di Berlino, e in questo saggio erudito e appassionante si immerge nella cultura e nella storia del cibo e delle sue usanze. Analizza il motivo per cui i musulmani non mangiano carne di maiale ma a volte non si negano un bicchiere di vino. Illustra cosa si cucinava nelle mille e una pentola degli Omayyadi, degli Abbasidi, degli Ottomani, dei Safavidi, e la ragione per cui l'elemosina faceva parte delle buone maniere a tavola. Racconta le gesta dei grandi cuochi, descrive la diffusione di frutta e ortaggi nel mondo orientale e il viaggio verso l'Europa di alimenti a noi sconosciuti, parla di come oggi la produzione di cibi halàl, ossia preparati secondo i dettami della legge islamica, rappresenti un fattore economico di enorme importanza. La sua riflessione illumina il significato sociale e politico del cibo, e rileva quanto la tradizione culinaria contribuisca a formare il concetto di nazione. Non di rado intorno ad alcune pietanze si sono accese discussioni politiche, e rivendicare un piatto alla propria cultura può essere una strategia di difesa e definizione della propria identità. E poiché Heine è anche una buona forchetta, questo excursus gastronomico unico nel suo genere è condito da oltre cinquanta ricette: dalle pietanze più note della cucina moderna ai piatti classici creati dai cuochi della dinastia Moghul fino a quelli che preannunciano i piaceri culinari del paradiso.” (dalla quarta di copertina)

 


10) S.L. Allen, “Nel giardino del diavolo. Storia lussuriosa di cibi proibiti”, ed. Mondadori (euro 8,5 in cartaceo, oppure euro 6,99 in formato Kindle)

“Partendo dal frutto tentatore del giardino dell'Eden fino ad arrivare al divino foie gras, una maliziosa e divertente carrellata di cibi proibiti che hanno definito le varie culture nel mondo. Associando ciascuno dei piatti tabù a uno dei sette peccati capitali, l'autore mostra che, quando un piacere primario come il cibo viene criminalizzato, la storia che ne nasce è a dir poco sorprendente. Ricco di storie incredibili e dei racconti di viaggio dell'autore in luoghi esotici, "Nel giardino del diavolo" è un libro che coniuga l'amore per il cibo e la curiosità per la cultura ed esprime un grande amore per l'arte del viaggiare.”

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