Attualità enogastronomica

Clamoroso: il ristorante di Paul Bocuse ha perso la terza stella Michelin dopo 55 anni

di:
Alessandra Meldolesi
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paul bocuse copertina 1

Ne è sicuro “Le Point”, che scrive: “La Maison de l’Auberge du Pont-de-Collonges sarà retrocessa a due stelle nell’edizione 2020 della guida Michelin, che verrà presentata il prossimo 27 gennaio."

La Notizia

Thibaut Danancher ne è certo: sarà la prossima bomba sganciata sul villaggio gastronomico. Il ristorante Paul Bocuse è in procinto di perdere la sua terza stella: la notizia ufficiale verrà data in occasione della presentazione della rossa, il prossimo 27 gennaio presso il Pavillon Gabriel a Parigi.



Per la cucina francese è la fine di un’epoca, considerato che il ristorante deteneva il massimo punteggio dal 1965, quindi da mezzo secolo abbondante. Ferale la notizia per il trio degli chef (Christophe Muller, Gilles Reinhardt e Olivier Couvin), tutti MOF (Meilleur Ouvrier de France, somma onorificenza assegnata per concorso nella gastronomia d’oltralpe), per il maître François Pipala e il direttore generale Vincent Le Roux.



La guida dello scorso anno, che vide la retrocessione di Marc Haeberlin, Pascal Barbot e Marc Veyrat, sarebbe stata solo un assaggio del nuovo corso: una Michelin senza timori reverenziali, che non guarda in faccia a nessuno, dove perfino le tre stelle valgono appena un anno, poi chissà. Sarebbe stato il direttore di tutte le guide Gwendal Poullennec a farsi ambasciatore della cattiva novella giovedì mattina, recandosi personalmente a Lione.


Già Marc Veyrat aveva reso noto il pericolo corso dal ristorante del patriarca della cucina francese, scomparso due anni fa. “Vi posso dire che a Collonges sono stati avvertiti”, dichiarò a suo tempo a Lyon Capitale, censurando il sensazionalismo della rossa, pronta a sacrificare mostri sacri sull’altare della notiziabilità. Meno coperti e due giorni di chiusura a settimana, sarebbe stato il suggerimento. Secondo lo chef col cappello, il segno che con Michelin si è ormai andati oltre il diritto al giudizio. Come dichiarato da Jérôme Bocuse l’anno scorso, in occasione della presentazione della guida 2019, “nessuno può più dormire sogni tranquilli. Come diceva mio padre ‘Chi crede di avercela fatta, ha già perso’”.

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