Cristian Gadau racconta per la prima volta come è riuscito a trasformare una passione in una delle più importanti manifestazioni che premia i più noti chef
La Notizia
Era il 2016
quando sulle piattaforme social Facebook e Instagram comparve per la prima volta la pagina The Best Chef, una gallery accuratissima che si configurava come album di figurine di tutti i migliori chef attivi in campo mondiale. L’aura di mistero che avvolgeva il suo creatore non ci impediva comunque di godere della bellezza delle fotografie dei personaggi – cui giorno per giorno si accompagnava un ampio capitolo sui rispettivi piatti più rappresentativi – e lasciava intendere una passione profonda e ben ragionata. A poco a poco, nel corso dei mesi, The Best Chef ha raggiunto un bacino di follower curiosi su scala internazionale, e si sono concretizzati dei tasselli che hanno alla fine rivelato la mente che si celava dietro il progetto. Quella che a tutta prima sembrava una delle centinaia di pagine dedicata agli appassionati di alta ristorazione, è venuta sempre più configurandosi come progetto ben strutturato con un nome e cognome ben preciso.
<br />
<br />
Cristian Gadau, classe 1976, sangue sardo e mente aperta, ha le idee chiare da sempre e The Best Chef ne è la dimostrazione più limpida. “Fin da bambino volevo fare il cuoco, sono letteralmente innamorato di questa professione, ed è anche per questo che a 14 anni ho lasciato la Sardegna per andare a lavorare in continente. Sono cresciuto in fretta, lavorando fin da subito come cameriere, cercando anche di mantenere gli studi – in design, a Milano – ma con la consapevolezza che da grande avrei voluto fare altro. Ho viaggiato molto e ogni esperienza mi ha lasciato tracce importanti, soprattutto negli otto anni in cui ho lavorato in Germania in sala a fianco di ottimi professionisti.” Spirito di sacrificio e curiosità sono doti essenziali per chiunque voglia costruirsi una carriera, e Gadau si è conquistato buone soddisfazioni non solo come uomo di sala, ma anche come cuoco, grazie a un ottimo spirito di osservazione e all’esempio dei maestri con cui ha lavorato. Poi è arrivata la svolta decisiva. L’incontro con Joanna Slusarczyk lo ha portato a fare un viaggio a Cracovia da cui non è più andato via. “Cracovia è una città meravigliosa, mi sono sentito subito a casa, e ho deciso di restare, iniziando un nuovo capitolo della mia vita insieme a Joanna. Mi sono reinventato da zero, mi sono occupato di e-commerce per un periodo e poi sono diventato consulente nella ristorazione”.
<br />
Ma l’amore per il mondo degli chef, da lui sempre coltivato e di cui ha toccato con mano la passione e la bravura, lo ha portato a creare una nuova sfida. “Non mi definisco cuoco, sono uno che si diverte in cucina, ma avevo in mente un qualcosa che volesse essere un omaggio a questa professione che richiede tanta conoscenza e devozione. È così che è nata la pagina The Best Chef, sfruttando l’opportunità di una piattaforma social che è molto flessibile e che permette di entrare in contatto con tutto il mondo in tempo zero.” E l’interesse crescente, le continue visualizzazioni sono stati il catalizzatore che hanno convinto Gadau – e Joanna, altro motore silenzioso del progetto – a dargli una forma più concreta. Nel 2017 The Best Chef è diventato un team di 10 persone che hanno fatto sì che a Varsavia si svolgesse la prima edizione del The Best Chef Awards, una kermesse che ha riunito fisicamente oltre 300 tra gli chef più noti in tutto il mondo, premiando i migliori attraverso una giuria internazionale di esperti accuratamente scelta (con una giuria popolare di Fol-lovers la cui preferenza ha inciso del 30% sul voto totale).
<br />
<br />
I vincitori delle 6 categorie, personalmente intervenuti nella serata a ritirare i premi, sono tra i migliori esponenti del gotha gastronomico mondiale: miglior chef è risultato Joan Roca (con buoni piazzamenti anche per gli italiani: Enrico Crippa al 6° posto, Massimo Bottura 9°, Davide Scabin 16°, Max Alajmo 19° e Mauro Uliassi 20°), miglior pastry chef è risultato Roger Van Damme, mentre a Chantel Dartnall è andato il premo di Lady 2017, il vincitore del premio City Gourmet Warsaw 2017 è il Restaurant Atelier Amaro dello chef Modest Amaro, il Best chef Foodart se lo è aggiudicato lo chef Atsushi Tanaka e il premio Stella emergente è andato al polacco Rafał Koziorzemski. L’evento faraonico ha avuto una risonanza mondiale grazie alla diretta live streaming su Facebook, ma ha soprattutto dato una nuova linfa a Gadau per organizzare e incentivare l’imminente edizione 2018. “Dal 2016 sto investendo ogni mia energia e risorsa in questo progetto di valorizzazione degli chef, piuttosto che dei loro ristoranti. Il mio obiettivo è creare una rete comunicativa più veloce e moderna, che si sganci dai metodi tradizionali di recensione e critica tipico delle guide. Le piattaforme social sono facilmente accessibili ma richiedono expertise e strategia di marketing e comunicazione per cui ho creato un team di professionisti provenienti da tutta Europa. L’anno scorso abbiamo lavorato duramente per traslare dal piano virtuale a quello reale tutti i contatti che abbiamo creato, spostare il pubblico dal web al territorio non è stato affatto facile, ma gli chef hanno risposto subito in maniera molto positiva e si sono fatti coinvolgere con entusiasmo. Nel frattempo, abbiamo già iniziato a lavorare per i prossimi step, e nel 2019 abbiamo in previsione di entrare più da vicino nel mondo degli chef, raccontando la loro quotidianità in cucina direttamente sul campo.”
<br />
<br />
E oggi i preparativi fervono per il secondo appuntamento del The Best Chef Award che avrà luogo lunedì 1° ottobre a Milano al Teatro Vetra dalle ore 19, cui parteciperanno oltre 400 persone e più di 100 chef da tutto il mondo. La formula sarà la stessa dello scorso anno, con un solo nuovo premio deciso solamente dal voto digitale dei followers, 7 premi per 300 chef selezionati da una giuria internazionale che ha espresso le proprie preferenze nei mesi di luglio e agosto. La kermesse sarà in diretta live streaming sulla pagina Facebook, e Reporter Gourmet, media partner esclusivo, seguirà l’evento con backstage e interviste.