Steinbeisser, il progetto Olandese sulle posate e stoviglie come amplificatore dell’esperienza culinaria
La Notizia
Steinbeisser: piatti e posate come opere d’arte
Arte contemporanea e alta cucina non sono mai state tanto legate come in questi ultimi anni. L’artigianato si fa sempre più ricerca estrema di forme e design sino ad assurgere ad arte, e il progetto olandese Steinbeisser, lanciato nel 2009 da Jouw Wijnsma e Martin Kullik si orienta decisamente in questa direzione.
Risale infatti al 2012 la nascita di Experimental Gastronomy, un’iniziativa che a oggi raccoglie 50 artisti da tutto il mondo nella creazione di posate e stoviglie a uso dell’alta ristorazione, al fine di amplificare la straordinarietà dell’esperienza culinaria.
Oggetti dalle forme curiose, provocatorie, ai limiti dell’usabilità, che vedono fondere forchette e cucchiai in un’unica posata come gemelli siamesi, cucchiai multipli, forbici con teste di forchetta, forchette mono rebbio, piatti a forma di conchiglia, tutti creati con materiali di riciclo o di origine vegetale e minerale, dalla pietra al legno, dalla saponaria alle bucce essiccate di zucca. Il tutto all’insegna della più libera espressione artistica.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da chef quali Jef Schuur e Luc Kusters ad Amsterdam, David Kinch, Corey Lee e Daniel Patterson a San Francisco e Nobelhart & Schmutzig a Berlino.
Ma da pochi mesi questi oggetti sono alla portata – se non alla portabilità – di tutti, grazie alla creazione di Jouw… , una piattaforma su cui è possibile acquistare tutte le creazioni dei 50 artisti del collettivo Experimental Gastronomy. I prezzi sono degni di una galleria di arte contemporanea, ma la sfida di gustare dei tortellini in brodo con un cucchiaio a tre teste potrebbe rivelarsi davvero divertente.
Le fotografie sono di Caroline Prange
Contatti
SteinbeisserIl sito web