Con i suoi effetti batte qualsiasi spray antiaggressione, nonché i potenti sedativi per animali selvatici: Pepper X spodesta il Carolina Reaper e si afferma come il nuovo peperoncino più piccante del mondo.
Foto di copertina: @First We Feast
Il record
Se la lunga estate caldissima sembra finalmente essere giunta al termine, a scaldare corpi e palati arriva Pepper X, il peperoncino che lo scorso 9 ottobre è stato incoronato “più piccante al mondo” dal Guinness World Records. Con i suoi 2,693 milioni di Scoville Heat Units (SHU), Pepper X ha spodestato il precedente record detenuto dal Carolina Reaper, che con 1,6 milioni SHU dal 2013 occupava stabilmente il gradino più alto del podio (in realtà poi superato dal Dragon's Breat, che vanta 2,48 milioni di SHU). Come il Carolina Reaper, anche Pepper X -racconta Robb Report- è stato “creato” da Ed Currie, appassionato di peperoncini a tal punto da incrociarne numerose varietà fra loro.
Mr Currie da decenni sviluppa e coltiva i suoi peperoncini in decine di campi e serre segrete in tutta la contea di York, nella Carolina del Sud. La sua storia merita una menzione: ha infatti iniziato ad appassionarsi ai piccantissimi vegetali dopo aver superato le dipendenze da droghe e alcol, trovando nelle ricerche sul peperoncino un “sano divertimento”, confessa lui. La nuova creatura di Currie è giudicata dalle 15 alle 20 volte più piccante di un habanero e 300 volte più piccante di un jalapeño. Si consideri che lo spray al peperoncino antiaggressione usato dalla polizia registra 1,6 milioni di SHU, quello per placare gli orsi 2,2 milioni di SHU (meno del Pepper X).
La scala Scoville è stata istituita nel 1912 da Wilbur Lincoln Scoville, farmacista d’oltreoceano che ideò lo Scoville Organoleptic Test (Sot), un test in cui una soluzione contenente l’estratto del peperoncino viene progressivamente diluita in acqua e zucchero fino alla scomparsa della piccantezza. Ovviamente anche all’interno di una stessa categoria di peperoncini il grado di piccantezza (dovuto alla presenza dei capsaicinoidi) può variare; quindi, per attribuire il primato, Il Guinness World Records considera la media dei valori misurata per una certa varietà. Oggi esistono anche tecniche più avanzate e sofisticate per rilevare la piccantezza, come la Hplc (High Performance Liquid Chromatography), che garantisce una maggiore oggettività nella misurazione; tuttavia, il grado di piccantezza continua ad essere indicato per convenzione in SHU.
Per creare Pepper X, Currie ha passato oltre dieci anni a incrociare diverse varietà di peperoncino. "Quando l’ho assaggiato ho provato un calore pazzesco per tre ore e mezza. Poi sono arrivati i crampi, dei crampi orribili. Sono rimasto disteso su un pavimento di marmo per circa un'ora sotto la pioggia, gemendo dal dolore", ha dichiarato all’Associated Press. Ma attenzione: quando gli è stato chiesto se Pepper X sia l’esemplare con il massimo grado di piccantezza raggiungibile, “l’uomo dei peperoncini” -con un sorriso sornione- ha risposto: "No, possiamo andare oltre". Vi sconsigliamo, in ogni caso, di provare a mangiarlo!